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Gazzetta di Mantova-Lo sport nella nostra scuola Il paradosso del ministero

Lo sport nella nostra scuola Il paradosso del ministero Cari lettori e genitori, sono un'insegnante di educazione fisica della provincia di Mantova, non ancora in servizio ma as...

15/02/2005
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Gazzetta di Mantova

Lo sport nella nostra scuola Il paradosso del ministero
Cari lettori e genitori,
sono un'insegnante di educazione fisica della provincia di Mantova, non ancora in servizio ma aspirante a diventare tale. Sono comunque inserita nello sport da anni e conosco tutte le valenze positive che esso ha sullo sviluppo fisico e psichico dei nostri ragazzi.
Scrivo perché dopo la lettura della bozza di riforma del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e di formazione voglio esprimere il mio fortissimo dissenso per la proposta di ridurre le ore di Educazione Fisica in ogni tipo di scuola superiore.
Sono sconcertata dall'aggressione a questa disciplina, che questo Ministero sta perpetrando, disattendendo totalmente ciò che il Parlamento aveva stabilito promulgando la legge 53 di riforma della scuola. In questa legge il Parlamento ha voluto sottolineare l'impegno del Governo a sostenere lo sviluppo dell'attività motoria e delle competenze ludico-sportive degli studenti.
È evidente che il ministero ha tradito tale impegno, nonostante il ministro Moratti abbia ampiamente enfatizzato quanto sia importante l'attività motoria e lo sport per i giovani in tutte le sue interviste, nelle sue partecipazioni a dibattiti o a convegni, come alla presentazione del "2004 Anno europeo dell'educazione attraverso lo sport". La bozza di riforma delle superiori rende inutili e ridicoli i propositi dell'ONU e dell'Organizzazione mondiale della sanità che hanno creduto importante decretare il 2005 come "l'anno contro l'obesità" e "l'anno internazionale dello sport e dell'educazione fisica".
Siamo di fronte ad una situazione drammatica e paradossale: da una parte i giovani con tutti i loro problemi e le loro necessità corporee e motorie, dall'altra un ministero che continua a produrre atti che aggrediscono l'unica materia che potrebbe fare qualcosa per loro. Nella scuola primaria le scienze motorie e sportive non vengono fatte o sono un momento di ricreazione, nella scuola media sono state ridotte, ed ora nelle superiori dimezzate, cosa ridicola in un paese sviluppato come il nostro inserito nell'Europa ma che in questo campo segue a stento altri paesi come la Germania o la Francia.
Mi auguro che le proteste dell'opinione pubblica, dei genitori, le azioni dei politici più avveduti e l'azione delle organizzazioni sindacali possano intervenire per modificare una proposta devastante come questa. Anche il CONI si sta mobilitando.
Infine invito le famiglie e associazioni sportive ad esprimere un loro parere scrivendo direttamente al ministero dell'istruzione per posta elettronica o per fax all'eMailbox del MIUR: secondociclo istruzione.it. Oppure eMailbox della Direzione Generale per lo Studente: mariolina.moiolo istruzione.it. Oppure eMailbox URP MIUR: comunicazione.uff4 istruzione.it. Numero di fax del ministro: 06-5813515.
Marilena Borelli


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