Gazzetta di Mantova-La scuola si ferma: stop alla Moratti
La scuola si ferma: stop alla Moratti Lunedì sciopero. E il 30 ci sarà la mobilitazione generale I sindacati organizzano un pullman per il corteo a Roma ...
La scuola si ferma: stop alla Moratti
Lunedì sciopero. E il 30 ci sarà la mobilitazione generale
I sindacati organizzano un pullman per il corteo a Roma
Il contratto, un piano di investimenti, una scuola pubblica di qualità. Sono questi i punti essenziali sui quali Flc Cgil, Cisl e Uil Scuola hanno deciso di unirsi per uno sciopero nazionale che lunedì porterà un corteo (a partire dalle 10) da piazza Bocca della Verità fino a piazza Navona a Roma. A Mantova si sta già organizzando un pullman per una rappresentanza che vuole far sentire la sua voce "contraria alla proposta di legge del ministro Letizia Moratti", come hanno spiegato i sindacati.
I sindacati hanno voluto ricordare anche l'importanza dello sciopero generale di quattro ore proclamato per il 30, contro una finanziaria che è stata definita dagli stessi organi sindacali "ingiusta, sbagliata e inadatta alle esigenze del paese". Ma andiamo con ordine. "La proposta di legge del governo - ha spiegato Ivan Africani della Cgil - porta ad una ingestibilità della scuola". E questa ingestibilità è stata spiegata dal segretario generale della Cisl Scuola Domenico Bartolone: "Vogliamo ricordare che il contratto è scaduto il primo gennaio 2004 e ancora ad oggi non si vede una via d'uscita.
Inoltre, non siamo d'accordo con i programmi personalizzati proposti, perché nemmeno il Governo sa quanto organico sia necessario per poterli sostenere".
Sono nodi fondamentali che non sono ancora stati sciolti, ai quali si deve anche aggiungere un 8% di recupero (che parte dal 2002 e arriva fino all'inflazione programmata per il 2005) del differenziale tra inflazione programmata e reale, a cui il governo vuole rispondere con un troppo esiguo 3,7%. "L'8% non è una percentuale troppo alta - ha spiegato Bartolone - perché è dal 2002 che stiamo aspettando il recupero del differenziale". Una situazione negativa che si protrae da troppo tempo, dunque e che sfocerà in una protesta nella capitale, a cui deve essere aggiunta quella generale del 30, con un corteo (alle 9) da piazzale Mondadori fino a piazza Erbe, nella quale i sindacati saranno una voce unica contro la finanziaria del governo Berlusconi. "Stiamo organizzando delle assemblee sui luoghi di lavoro per informare i lavoratori sulle motivazioni dello sciopero di 4 ore del 30 novembre - ha spiegato Ivan Africani -. Le politiche economiche, di sviluppo, dei redditi e le politiche sociali sono sbagliate e non rispondono alle reali esigenze del Paese". Perfettamente in sintonia sono anche i segretari generali mantovani di Cisl e Uil, rispettivamente Aldo Menini e Pasquale Bova che hanno ribadito come "sia in atto una chiusura del Governo nei confronti delle forze sociali".
Alla conferenza stampa ha partecipato il segretario Ust-Cisl Marco Bianchi.
Nicola Facchini