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Gazzetta di Mantova: «Dallo Stato ancora niente: siamo sul lastrico»

Allarme dei presidi, mancano i soldi. «E non riusciamo a pagare i supplenti»

03/03/2007
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Gazzetta di Mantova

Nicola Corradini

Protesta l’Aisam: i finanziamenti promessi dal ministero non sono arrivati

Scuole ridotte a raschiare il fondo di cassa per pagare i supplenti o per acquistare la carta delle fotocopiatrici. Dirigenti scolastici e segretari con le mani tra i capelli perchè non riescono a trovare i soldi per coprire le spese di progetti didattici avviati in precedenza contando sui fondi ministeriali. «E invece i finanziamenti dello Stato non si sono ancora visti, chi più chi meno, tutti gli istituti sono in gravissime difficoltà economiche», spiega Ugo Zavanella, dirigente del Comprensivo di San Giorgio e tra i portavoce dell’Aisam, l’associazione delle scuole mantovane.
Il primo allarme lo avevano lanciato i Cgil-Cisl e Uil lombardi della scuola un mese fa: «I finanziamenti dello Stato sono in ritardo e i presidi non sanno con che soldi pagare i docenti ingaggiati per le supplenze brevi (15- 20giorni al massimo,ndr)». «Le scuole mantovane hanno sono in credito di almeno tre milioni e mezzo dallo Stato - aveva aggiunto lo Snals provinciale - per le supplenze ma anche per pagare tasse rifiuti, revisori dei conti e altre spese».
Di fronte all’emergenza, il vice ministro Mariangela Bastico, aveva garantito (14 febbraio) che i soldi per le supplenze sarebbero arrivati alle scuole attraverso direzioni regionali e provveditorati. «Per ora non è arrivato nulla - dice Zavanella - ci sono scuole che hanno giacenza di cassa e possono pagare ogni mese usando quei fondi. Molte altre, ormai, non hanno più soldi per pagare i supplenti. Ma il problema non è solo quello: non si pososno fare i bilanci senza sapere quanti finanziamenti avremo». Anche trovare un supplente ha un costo proibitivo. Si devono mandare telegrammi ad almeno una sessantina di persone, poi fare telefonate.«Mediamente la ricerca di un supplente viene a costare tra i 500 e 600 euro», informa Zavanella.
Ma le spese non riguardano solo i supplenti. «Noi dobbiamo ringrazire i comuni di Mantova e Porto che hanno già erogato i contributi per il diritto allo studio e l’Asep - spiega Roberto Archi, dirigente del comprensivo Levi di città e commissario della direzione didattica di Porto - quei fondi ci permettono di far funzionare le scuole, ma non dureranno in eterno. Nelle scuole che dirigo non abbiamo fondi a sufficienza per pagare i docenti impiegati nelle supplenze brevi da gennaio». Situazione simile al comprensivo di Roncoferraro. «I sindacati avevano ottenuto che il ministero desse indicazioni a Provveditorati per erogare fondi ma non sono arrivati - dice il dirigente Maurizio Angelo - noi aspettiamo anche i fondi per far partire i progetti e per pagare la tasse dei rifiuti». Anche alla direzione didattica di città, che fa capo alla Martiri di Belfiore, e al comprensivo Mantova 2 i presidi, Antonietta Prudenziati e Marcello Paini, sono alle prese con i fondi di cassa che si stanno esaurendo. Qui i supplenti sono stati pagati, ma se non arriveranno i fondi statali saranno guai.


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