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Gazzetta di Mantova: Calano gli insegnanti alle elementari La Cgil: a rischio i corsi di recupero

Per stimare gli effetti concreti della sforbiciata al personale docente, la Cgil ha messo a punto un programma sul proprio sito web

24/01/2009
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Gazzetta di Mantova

di Nicola Corradini

Una quindicina di insegnanti in meno nelle elementari e medie di città a partire dal prossimo settembre. Pochi? Abbastanza da porre seri problemi ai dirigenti quando dovranno trovare il personale per servizi come la mensa o, nel caso delle elementari, per sostituire l’insegnante ammalato che rimane a casa per uno o due giorni. Sono le proiezioni fatte da Cgil scuola sui possibili effetti del pacchetto Gelmini. «Le scuole primarie dovranno dire addio alle compresenze mettendo in crisi il recupero in classe degli alunni con qualche difficoltà», dice la segretaria Chiara Biagi.
Per stimare gli effetti concreti della sforbiciata al personale docente, la Cgil ha messo a punto un programma sul proprio sito web. «Il computo viene fatto sulla base delle circolari del ministro - spiega la Biagi - e pur con qualche margine di errore offre una panoramica piuttosto realistica degli organici del prossimo anno». Secondo la Cgil, il comprensivo Levi dovrebbe perdere due insegnanti alle elementari e altri due alla media Alberti. Il comprensivo 2 rischia di perdere 4 maestri (2 secondo la direzione dell’istituto) nelle primarie e due alla media Sacchi. La direzione didattica perderà 2 insegnanti che diventano 3 alla media Bertazzolo. Questi ultimi due istituti, in settembre, verranno fusi nel nuovo comprensivo. «Tagli che colpiscono la qualità perché tolgono le compresenze, l’unico strumento a disposizione per recuperare gli alunni in difficoltà», dice la Biagi. Ma non c’è solo questo in ballo. Con 2 o 3 insegnanti in meno una parte delle scuole rimarrà con un organico appena sufficiente a coprire le classi. Sostituire la maestra assente per malattia breve sarà un problema, per la semplice ragione che non ci saranno colleghi per coprire il buco.«I presidi dovranno suddividere la classe in gruppetti da sparpagliare in quelle vicine», dice la Biagi. Grossi problemi anche per le scuole che hanno i rientri pomeridiani. Con le ristrettezze di organico sarà un problema recuperare il personale per le ore di mensa. Intanto il parlamentare del Pd, Marco Carra, sta preparando un’interrogazione per il ministro Gelmini. «L’allarme dei presidi sulle carenze di risorse per il funzionamento ordinario delle scuole denuncia una situazione indegna per un paese civile e moderno - premette - penso al caso del comprensivo Levi in attesa della tranche di contributi ministeriali da 29mila euro e ai 63mila euro d’arretrato che l’istituto d’arte vanta verso lo Stato per le spese sostenute per le maturità. E ce ne sono molti altri. Chiederò al ministro di prevedere un piano per dare agli istituti scolastici i contributi dovuti».


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