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GazzettA di Mantova-Bagno di folla per Cacciari all'Unità Il filosofo attacca la riforma Moratti

Bagno di folla per Cacciari all'Unità Il filosofo attacca la riforma Moratti A SUZZARA In sala soprattutto docenti e studenti ...

11/08/2004
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Gazzetta di Mantova

Bagno di folla per Cacciari all'Unità Il filosofo attacca la riforma Moratti
A SUZZARA In sala soprattutto docenti e studenti


"Occorre pensare ad un sistema formativo europeo che superi le barriere nazionali che ancora esistono. Nell'Europa della moneta unica, il sistema formativo nazionale è diventato anacronistico. I titoli di studio non vengono riconosciuti se non dopo una serie di esami. Bisogna avviare in sede comunitaria, il riassetto del sistema formativo". Così ha esordito il professor Massimo Cacciari, l'ex sindaco di Venezia tornato da ormai dieci anni in cattedra, che lunedì sera è stato gradito ospite della festa provinciale de l'Unità di Suzzara, grazie all'iniziativa della Sinistra Giovanile.
Grande affluenza di pubblico che ha seguito con attenzione l'intervento di Cacciari: tanti insegnanti, presidi, studenti e addetti del mondo della scuola e della formazione professionale. E' stato indubbiamente uno dei più interessanti dibattiti dello spazio Ds, nel corso della festa che terminerà il 15 agosto.
"Non è possibile pensare ad una scuola a pezzi suddivisa tra asilo, scuola elementare, medie inferiori, superiori, le professionali, l'università e quello che segue. Il sistema deve essere ben saldo sulla base di alcuni principi. A quale scuola pensiamo? - ha detto Cacciari - oggi è impossibile stabilire quali saranno gli sbocchi professionali per i prossimi due o tre anni. La trasformazione delle tecnologie rende impossibile questa previsione. La scuola deve fornire la capacità di formare una persona oltre all'insegnamento delle tabelline, dell'inglese o dell'informatica che sono tuttavia banalità. E' fondamentale saper comunicare ciò che si fa. Bisogna sapersi esprimere in modo ricco ed appropriato".
Cacciari ha anche criticato la visione politica della scuola contenuta nella riforma Berlinguer mentre quella della Moratti ha cancellato le poche novità introdotte dal centrosinistra. "Non ci siamo come centrosinistra sull'impostazione culturale di ciò che deve essere il sistema formativo - ha spiegato Cacciari - la cosa sciagurata della riforma Moratti è che ha pesantemente diviso la carriera universitaria da quella immediatamenta professionalizzata. Dobbiamo recuperare un ritardo storico gravissimo che abbiamo con gli altri paesi europei: il numero dei nostri laureati. L'indice più grave del declino italiano. Come si fa? A ventun anni i nostri giovani devono essere già laureati a tutti gli effetti - ha proseguito- è un problema europeo. Faccio un esempio: fino a venti, venticinque anni fa, la totalità delle famiglie dell'America Latina che se lo potevano permettere mandavano i figli all'università in Europa. Oggi non ne viene più uno, vanno tutti negli Stati Uniti. L'università europea non ha più attrattiva, è un università che viene percepita, forse a torto, come priva di ricerca e comunità scientifica. Chi pompa forza lavoro qualificata, tecnici laureati e studenti pronti a qualificarsi, sono oggi gli Usa. (m.p.)


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