Gazzetta del sud-Via libera del Consiglio dei ministri al decreto legislativo. Soddisfazione di Letizia Moratti
Roma Via libera del Consiglio dei ministri al decreto legislativo. Soddisfazione di Letizia Moratti Docenti, ecco come verranno formati Duecentomila precari assorbiti nei prossimi cinque anni ...
Roma Via libera del Consiglio dei ministri al decreto legislativo. Soddisfazione di Letizia Moratti
Docenti, ecco come verranno formati
Duecentomila precari assorbiti nei prossimi cinque anni
Silvia Mastrantonio
ROMA Docenti laureati anche per insegnare alle elementari e 200.000 precari storici (praticamente tutti secondo le stime del ministero dell'Istruzione) assorbiti nell'arco di 5 anni. Il ministro Letizia Moratti non ha nascosto la soddisfazione nel presentare alla stampa il decreto legislativo approvato ieri dal Consiglio dei ministri con il quale si introducono i nuovi criteri per la formazione dei docenti. Con particolare attenzione alle necessità territoriali: ogni regione "formerà" maestri e professori secondo il bisogno locale. Si tratta di un testo applicativo della riforma della scuola che dovrebbe diventare operativo dall'anno scolastico 2008-2009. Per la Moratti è la risposta attesa da anni per avere "docenti più qualificati e più giovani". Inoltre, sempre secondo il ministro, consentirà di dare "certezze sul posto di lavoro agli aspiranti insegnanti". Tutto farà capo, in qualche modo, alle università chiamate a preparare i docenti in maniera specifica. Il resto sarà un esame di Stato e un periodo di "prova" sotto la sorveglianza di un tutor. Il decreto prevede un doppio binario "teorico" e "pratico" che, a detta della Moratti, ci metterà in posizione avanzata rispetto "a gran parte dei paesi europei". Ma come? Ci saranno nuovi corsi formativi a numero programmato e ripartito su base regionale, ai quali si accederà attraverso una selezione nazionale presso le università dopo aver conseguito la laurea o il diploma accademico di primo livello. La preparazione, inoltre, prevederà anche stage formativi all'estero e periodi di tirocinio nelle scuole. Il tutto sotto l'occhio vigile di tutor. Ultimata la preparazione gli aspiranti insegnanti dovranno affrontare un esame di Stato con valore abilitante che avrà anche significato di prova concorsuale. L'obiettivo è quello di garantire a quanti l'avranno superata la certezza dell'assunzione nelle scuole statali sui posti messi a concorso. La programmazione dei posti avverrà con cadenza triennale in base a proiezioni che dovranno tener conto del numero dei posti di insegnamento, del numero degli alunni anche disabili, del turn-over del personale docente. Ogni anno il ministero ripartirà tra le università delle singole regioni un numero di posti pari a quelli che si prevede di coprire nelle scuole della regione maggiorato del 10%. Superato anche questo scoglio i docenti di domani dovranno dimostrare sul campo le loro capacità con un anno di applicazione con un contratto di formazione lavoro sotto la supervisione di un tutor. Al termine di questo periodo di prova l'apposito Comitato per la valutazione del servizio darà il suo parere e gli insegnanti potranno stipulare con i dirigenti scolastici un contratto di lavoro a tempo indeterminato. L'inizio dei nuovi corsi è previsto a partire dall'anno accademico 2006-2007 per cui i primi abilitati potranno sbarcare nelle scuole italiane dall'inizio dell'anno scolastico 2008-2009. La Moratti ha aggiunto che il provvedimento "prevede una formazione di pari dignità per i docenti di tutti gli ordini e gradi di scuola. I percorsi ha aggiunto il ministro di formazione iniziale dei docenti della scuola dell'infanza, del primo e del secondo ciclo si svolgeranno presso le università e le istituzioni di alta formazione artistica, musicale". Un sistema per garantire "facilità di passaggio per i docenti tra i diversi ordini e gradi" e di risolvere il problema del precariato perchè "a regime sarà possibile insegnare solo con il livello più alto della preparazione universitaria". Sempre a proposito del precariato il responsabile dell'Istruzione ha precisato che per il reclutamento si ricorrerà, per il 50% alle graduatorie permanenti e per il restante 50% al nuovo canale formativo. Inoltre nei prossimi cinque anni potrà essere interamente assorbito il precariato storico che ammonta a 200.000 persone. Il ministro ha precisato di aver ricevuto mandato dal governo per approfondire, insieme con i colleghi di Economia e Funzione pubblica, le modalità tecniche del progetto sul quale sarebbero stati avviati contatti anche con i sindacati. "Voglio sottolineare ha precisato la Moratti che il governo dal 2001 al 2004 ha già ridotto del 30% il precariato storico, cioè ha assunto 90.000 precari tra docenti e tecnici".