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Gazzetta del sud-Tagli nelle scuole, l'allarme della Cgil

La scure si abbatterà sulle Materne, Elementari, Medie, istituti superiori e personale Ata Tagli nelle scuole, l'allarme della Cgil Un ulteriore colpo di scure si abbatterà sulla scuola calabres...

26/02/2003
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Gazzetta del Sud

La scure si abbatterà sulle Materne, Elementari, Medie, istituti superiori e personale Ata
Tagli nelle scuole, l'allarme della Cgil

Un ulteriore colpo di scure si abbatterà sulla scuola calabrese il prossimo anno scolastico. L'entità del taglio, secondo quanto rivela Donatella Bruni, segretario provinciale della Cgil scuola, sembra sia stata definita proprio mentre proseguono i confronti tra sindacati e ministero dell'Istruzione sugli organici del personale educativo e Ata. Dati alla mano, la Calabria subirà una decurtazione di posti tra i più alti d'Italia, 1. 106, pari a meno 3,18%. "È una proporzione inaccettabile '#8211; sostiene Donatella Bruni '#8211; a fronte di un taglio nazionale medio dell'1,14 per cento, già considerato grave e dannoso per la scuola italiana. In Calabria il taglio sarà quasi tre volte maggiore. In provincia di Vibo tale decurtazione avrà conseguenze gravissime sull'occupazione e sull'esigibilità del diritto allo studio. La Cgil scuola non accetta il criterio puramente matematico utilizzato dal Miur per determinare il contingente di organico della nostra regione. La scuola non è fatta '#8211; sostiene Donatella Bruni '#8211; di numeri ma di persone in carne e ossa! È fatta di bambine e bambini, di ragazze e ragazzi che rappresentano il futuro della società calabrese. Non tener conto della situazione socio-economica della nostra regione, non tener conto delle difficoltà strutturali (soprattutto orografiche) delle cinque province significa negare il diritto allo studio a migliaia di alunni". Ecco i tagli forniti dalla Cgil in ordine di scuola:
Nella Materna è previsto un aumento del numero degli alunni che produrrà un incremento del 0,52 per cento dei posti a livello nazionale. Aumento quasi impercettibile in Calabria dove i bambini sono destinati a diminuire a causa del forte processo migratorio. Ciò significa meno posti di lavoro.
Nella scuola Elementare la riduzione sarà di circa duemila posti, pari allo 0,85 per cento nel territorio nazionale, ma aumenta al 3,74 per cento in Calabria; 404 posti in meno dovuti non solo al decremento della popolazione scolastica ma, soprattutto, alla eliminazione dei posti aggiuntivi nell'organico funzionale.
Nella scuola Media i posti tagliati saranno 305 pari allo 0,19 per cento. Percentuale che in Calabria sale al 2,82 per cento. Ciò significa che scompariranno 219 posti. Questo è l'effetto dell'eliminazione dell'organico funzionale e della formazione delle cattedre con 18 ore.
Nella scuola Media superiore il taglio è più consistente. A livello nazionale è pari al 2,62 per cento (circa 6 mila 150 posti); in Calabria la percentuale si aggira sul 4,31 per cento con una decurtazione di 500 posti. Un taglio doppio rispetto alla media nazionale per via della diminuzione degli alunni, eliminazione dell'organico funzionale, formazione delle cattedre con non meno di 18 ore, l'impossibilità di derogare al numero di 20 alunni per la costituzione delle prime classi a corso unico e il divieto a costituire le classi articolate a più indirizzi.
Nel sostegno la riduzione è dell'1,3 percento a livello nazionale e diventa del 2,1 per cento in Calabria. Una riduzione che peserà notevolmente sulla qualità dell'integrazione degli alunni con handicap. A questo taglio sull'organico di diritto, con molta probabilità, si aggiungerà l'ulteriore taglio alle deroghe ed ai posti aggiuntivi.
Sul versante del personale Ata , nella riunione tenutasi a Roma il 19 febbraio l'Amministrazione si è riservata di valutare le richieste dei sindacati. Le proposte iniziali del ministero sono: un taglio di 3 mila e 200 posti di collaboratore scolastico. Anche in questo caso in Calabria la scure sarà pesantissima. Un'altra ipotesi presa in considerazione dall'Amministrazione per contenere la spesa è quella di azzerare circa 700 esoneri e circa 6 mila e 500 semi-esoneri dei collaboratori vicari: vorrebbe dire infliggere un grave colpo alla flessibilità organizzativa delle unità scolastiche. Una quadro veramente a tinte fosche di fronte al quale il sindacato intende reagire. "È inaccettabile che le scelte del Miur sulla scuola '#8211; conclude Donatella Bruni '#8211; siano dettate esclusivamente dagli obiettivi di contenimento previsti nelle Finanziarie". Pertanto la Cgil scuola invita ad una risposta forte nelle giornate di sciopero proclamate per il 24 marzo ed il 12 aprile prossimi.


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