Gazzetta del Sud/Siracusa: Tagli" agli organici la Flc-Cgil non ci sta e rilancia la protesta

Un atto simbolico, ma paradigmatico di una categoria che si sente sempre meno serena e chiede di non essere lasciata in balia di se stessa e soprattutto a mani vuote. Circa 60 dipendenti precari del mondo della scuola, insegnati e non, hanno ieri mattina simbolicamente occupato i locali dell'Ufficio scolastico provinciale, uno stato di agitazione che ha preso le mosse da un'iniziativa nazionale e territoriale voluta dalla Flc-Cgil.
Ai manifestanti, come precisato da Paolo Italia, della segreteria provinciale della Flc, è stata concessa la possibilità di svolgere un'assemblea, alla quale è intervenuta Maria Concetta Bosco, funzionario dell'Usp. Da parte della sigla sindacale è stata ribadita la preoccupazione per i 25 mila tagli paventati su scala nazionale per il prossimo anno scolastico, tra personale ata e docente, dei quali 3.200 solo in Sicilia. Ma sono giunte anche richieste di ascolto su criticità prettamente locali, soprattutto per quanto riguarda le norme di sicurezza nelle scuole che ammettono un numero massimo di alunni per classe di 25 unità, e ancora in merito al rispetto del diritto per gli alunni diversamente abili al riconoscimento delle effettive ore di insegnamento di sostegno a seconda dei casi.
«Dall'Usp ci è stato risposto – hanno detto i manifestanti – che i tagli loro li subiscono come noi, che l'organico di sostegno come inserito anche nella manovra di qualche giorno fa è bloccato al numero di docenti previsti per l'anno scolastico 2009-2010 e che forse subirà ulteriori limature».
In ogni caso, l'Usp ha manifestato aperto sostegno e solidarietà alla situazione dei precari della scuola