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Gazzetta del sud-SINDACATI E STUDENTI SCENDONO IN CAMPO PER LA QUARTA VOLTA

SINDACATI E STUDENTI SCENDONO IN CAMPO PER LA QUARTA VOLTA Un corteo con migliaia di manifestanti per le strade di Roma in difesa della scuola pubblica e per dire no alla riforma Moratti Fer...

16/05/2004
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Gazzetta del Sud

SINDACATI E STUDENTI SCENDONO IN CAMPO PER LA QUARTA VOLTA

Un corteo con migliaia di manifestanti per le strade di Roma in difesa della scuola pubblica e per dire no alla riforma Moratti

Ferdinando De Francisci

ROMA Per la quarta volta, negli ultimi mesi, il mondo della scuola è sceso in piazza per dire "no" alle riforme varate dal ministro Moratti. Una mobilitazione partita dal basso dai genitori, dagli insegnanti che ha raccolto via via il sostegno di sindacati, associazioni, partiti. E a questi sindacati e partiti, gli organizzatori della manifestazione di ieri (una quarantina di Comitati e Coordinamenti sparsi in tutta Italia) hanno chiesto di fare una sintesi delle loro rivendicazioni: i primi proclamando uno sciopero generale unitario di tutto il mondo dell'istruzione, gli altri rimboccandosi le mani quotidianamente perché gli obiettivi condivisi vengano concretamente raggiunti. Un appello lanciato dal palco allestito per i comizi finali: nessun politico, solo interventi dei rappresentanti dei coordinamenti cittadini. Il corteo colorato, gioioso, pacifico è partito intorno alle 14.30 da piazza della Repubblica e ha sfilato per via Cavour, piazza Venezia, via delle Botteghe oscure, corso Vittorio Emanuele per approdare a piazza Navona. Tanti i bambini (anche in passeggino) che hanno accompagnato mamme e papà arrivati da tutta Italia convinti che, come recitava lo slogan della manifestazione, "Fermare la Moratti è possibile". Chiassoso e folto lo spezzone degli studenti (aderenti all'Uds). Creativi ed eloquenti gli slogan: "Moratti devi imparare la lezione, non sai cosa è la pubblica istruzione", "Moratti Moratti cosa hai combinato, anche l'inglese hai dimezzato", "L'istruzione è un diritto non un'occasione di profitto". Immancabile il venditore di fischietti "originali anti-Moratti" e le magliette-ricordo. Alla testa del corteo, ha fatto capolino il segretario dei Ds Piero Fassino. Tra i manifestanti cinquantamila secondo gli organizzatori diversi parlamentari del centrosinistra d'accordo con i Comitati nel chiedere l'abrogazione della riforma Moratti, il ritiro del primo decreto attuativo relativo a scuola dell'infanzia e primo ciclo dell'istruzione, il blocco dei decreti, ancora in fase di definizione, per le scuole superiori, ma anche uno stop alle politiche del governo "contro" università e ricerca. Una piattaforma, quella degli organizzatori della protesta, a 360 gradi che chiede anche di sostenere il diritto allo studio e l'accesso ai saperi, punta l'indice contro la precarizzazione del lavoro e i tagli degli organici e del sostegno per gli alunni disabili e reclama un aumento dei finanziamenti e più qualità per scuola, università e ricerca pubblica. In concomitanza con la manifestazione i Cobas (e anche gli Unicobas) hanno proclamato una giornata di sciopero della scuola. La giornata di mobilitazione si è conclusa nel tardo pomeriggio. Il popolo della scuola, complice anche la bella giornata, è sciamato per le vie del centro.

(domenica 16 maggio 2004)


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