Gazzetta del Sud-Scuola: esami di Stato Nessun accordo sui compensi per commissari e presidenti

Scuola: esami di Stato Nessun accordo sui compensi per commissari e presidenti

ROMA '#8211; Rapporti ancora tesi tra ministero e sindacati della scuola sulla questione dei compensi per i commissari e presidenti di commissione che saranno impegnati nei prossimi esami di maturità. Nell'incontro tenutosi ieri al ministero dell'Istruzione, infatti, non è stato raggiunto alcun accordo ed una nuova convocazione potrebbe arrivare già per oggi. Lo hanno reso noto gli stessi sindacati '#8211; Cgil, Cisl e Uil Scuola '#8211; al termine della riunione. Le posizioni, ha commentato il segretario generale della Cgil Scuola Enrico Panini, "rimangono molto distanti e a pochi giorni dall'avvio degli esami di Stato non è ancora noto quanto e quando saranno retribuiti migliaia di commissari e presidenti di commissioni. È un fatto grave '#8211; ha detto '#8211; che non contribuisce a dare serenità a lavoratori e studenti". Nell'incontro di ieri, ha sottolineato il leader sindacale, "abbiamo ribadito la necessità di garanzie tassative affinché il personale sia retribuito per il lavoro in commissione massimo entro il mese di luglio: siamo stanchi di dover aspettare anni, come accade ancora in troppi casi. Abbiamo inoltre chiesto di aumentare i compensi dei commissari e dei presidenti, in considerazione dei nuovi compiti previsti con le modifiche introdotte nell'esame finale". Da Panini, quindi, un ultimatum: "Aspettiamo risposte precise e tempestive e considereremmo autentiche provocazioni il permanere di soluzioni che portassero a pagare meno dell'anno scorso il lavoro delle commissioni". Duro anche il giudizio del segretario generale della Cisl Scuola Daniela Colturani, la quale ha ribadito la "condanna del ritardo con cui si discute del problema" e si è dichiarata "insoddisfatta" della proposta dell'Amministrazione, che ritiene "ancora inadeguata, in quanto i compensi potrebbero essere addirittura inferiori a quelli dello scorso anno". La Cisl Scuola ha dunque chiesto che "vengano reperite le risorse per l'adeguamento dei compensi, di fatto bloccati ai valori del 2000, garantendo, comunque, il recupero dell'inflazione".