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Gazzetta del sud-Moratti troppo rigida...

LA FRENATA SULLA RIFORMA DELLA SCUOLA Buttiglione: doveva cedere su alcuni aspetti minori "Moratti troppo rigida... " Antonella Coppari ...

09/08/2002
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Gazzetta del Sud

LA FRENATA SULLA RIFORMA DELLA SCUOLA

Buttiglione: doveva cedere su alcuni aspetti minori
"Moratti troppo rigida... "

Antonella Coppari

ROMA '#8211; Insomma, la riforma della scuola resta ancora al palo... "Inutile accelerarla, come chiedeva il ministro, visto che non c'era accordo politico". Massì, mille volte meglio la sperimentazione in qualche istituto: se i cambiamenti non funzionano si torna indietro. Rocco Buttiglione, ministro centrista delle Politiche comunitarie nonché coscienza filosofica del governo, sospira: "Letizia Moratti è partita benissimo, poi un eccesso di rigidità su alcune questioni non le ha permesso di aggregare attorno alla sua proposta il consenso necessario. Qualche volta cedere su aspetti minori è un segno di forza".
'#8211; Si è mostrata impolitica? "Sì, invece il tecnico che fa il ministro deve accettare la croce della politica che è un arte che richiede pazienza. Sulla riforma c'è stato un dialogo insufficiente nel centrodestra: serve un approfondimento maggiore. Ad esempio, noi dell'Udc abbiamo grosse riserve sull'anticipazione dell'obbligo".
'#8211; Per non scontentare le scuole private, come sostiene qualcuno? "Si dicono tante sciocchezze. Noi pensiamo che esista un tempo di maturazione prescolare che è sbagliato ridurre artificialmente, e non capiamo perché sia difeso con tanto accanimento. Io credo che dovremmo parlarci chiaramente con il ministro Moratti e trovare una soluzione più ampiamente condivisa da tutta la coalizione. Questo aiuterebbe anche a superare il problema del finanziamento alla riforma".
'#8211; Suona come un ricatto. "Se lei deve fare una grande spesa, deve ad esempio comprare un'automobile, prima di stanziare una cifra controlla ogni dettaglio, e se c'è anche un solo punto che non la convince '#8211; un accessorio che vorrebbe togliere o aggiungere '#8211; ritarda l'acquisto per avere quello che desidera proprio perché i soldi sono contati. Bene: la riforma non è a costo a zero, richiederà un finanziamento addizionale. Un investimento così forte richiede un consenso politico molto compatto. Mi auguro che venga registrato al più presto: stimiamo Letizia Moratti e speriamo che possa portare a compimento un progetto che sta a cuore a tutti noi. Lo deve fare con la decisione di una grande manager ma anche con la sensibilità politica di spiegare, ascoltare e lasciarsi convincere. Del resto: è impossibile fare la riforma senza coinvolgere gli insegnanti come è successo in questi mesi".
'#8211; Pensa davvero che riuscirete a recuperare il tempo perduto? "Sono ottimista: quando c'è una forte decisione politica i tempi si recuperano".
'#8211; L'idea di una sperimentazione le pare positiva? "Sì, perché si vede come funziona".
'#8211; C'è chi dice che '#8211; facendo la sperimentazione in duecento scuole '#8211; si rischia di bruciare la riforma prima che arrivi in Parlamento. "Duecento scuole sono tante non da pregiudicare la riforma ma abbastanza per metterla efficacemente alla prova. Alcuni capitoli sono universalmente accettati nella maggioranza ma vanno fatti comprendere meglio anche all'opposizione, perché questa è una sfida che riguarda tutto il paese. E non si può vincere se non c'è un grande dialogo dentro la coalizione ma anche con il centrosinistra. Piuttosto... ".
'#8211; Piuttosto? "Sono preoccupato per la libertà scolastica: è molto tempo che non se ne parla più. Quando ho posto il problema mi è stato detto che non era il momento: attendo con fiducia di sapere quando arriverà. Indubbiamente, non è un buon segnale quello che mi arriva dalla maggioranza: non vorrei che avessimo costruito un pacchetto in cui '#8211; per parlare con l'opposizione '#8211; si cede su questioni ideali e si diventa flessibili su quelle secondarie. Questo non deve essere ammesso".
'#8211; I sindacati sono sul piede di guerra per la sperimentazione: ci sarà un autunno caldo anche per la scuola? "Mi auguro di no. Pensa che se avessimo avviato la riforma sarebbero stati più contenti? No, ovvio. Il dialogo e la disponibilità ad ascoltare tutti '#8211; specialmente gli operatoci del settore '#8211; ci consentiranno di fare una buona riforma".


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