Gazzetta del sud-CHIESTI RISPARMI A MORATTI E LUNARDI

CHIESTI RISPARMI A MORATTI E LUNARDI

L'Istat certifica che si è abbassato il livello del risanamento del debito
Allarme rosso sui conti pubblici

Nuccio Natoli

ROMA E' allarme rosso sui conti pubblici. L'Istat ha certificato che a fine 2003 il rapporto tra deficit e Pil si è fermato al 2,5%, ma ha anche segnalato che il parametro che indica il livello del risanamento dei conti gravati da un enorme debito pubblico, è calato dal 3,5% del 2002 al 2,9%. Il guaio è che un po' tutti (Bruxelles, Ocse, Fmi, eccetera) per il 2004 "vedono" il rapporto tra deficit e Pil vicinissimo al 3%. Più di uno alla luce dei risultati deludenti del condono edilizio e del concordato preventivo ritengono che il dato finale possa oscillare tra il 3,5% e il 4%. Ieri il Fmi ha ammesso che non esclude di rivedere al ribasso la stima di crescita del Pil per l'Italia fissata all'1,2% nel 2004 e al 2% nel 2005. Una crescita più ridotta avrebbe una ripercussione negativa anche sui conti pubblici. Una preoccupazione che sta rapidamente crescendo pure all'interno della maggioranza. Non a caso il leader di An, Fini (ieri lungo colloquio con Berlusconi), che tanto si è battuto perché gli fosse assegnata la "cabina di regia" della politica economia, ha chiesto di poter prima vedere quale sia "il vero stato dei conti pubblici". Che qualche cosa non quadri lo fa intuire il fatto che il Tesoro sta facendo slittare di settimana in settimana la presentazione della trimestrale di cassa. Di certo si sa che Tremonti sta cercando il modo di tagliare le spese per rimettere i conti in carreggiata. La questione è già sul tavolo del premier. Ieri Berlusconi ha incontrato prima il ministro Moratti insieme con Tremonti e il direttore generale del Tesoro Siniscalco. Poi ha visto il ministro delle Infrastrutture Lunardi. Nessuno ha rilasciato dichiarazioni. Considerando, però, che scuola e infrastrutture sono due tra i maggiori centri di spesa pubblica è facile immaginare che il Cavaliere abbia chiesto ai due ministri di stringere un po' i cordoni della borsa.

(venerdì 23 aprile 2004)