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Gazzetta del Mezzogiorno-Taranto-E la riforma che non è decollata preoccupa i sindacati

2.SCUOLA, L'ANNO CHE COMINCIA Sui principali problemi sul tappeto ecco quali sono le valutazioni dei rappresentanti Snals, Cgil, Cisl e Uil E la riforma che non è decollata preoccupa i si...

15/09/2005
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La Gazzetta del Mezzogiorno

2.SCUOLA, L'ANNO CHE COMINCIA Sui principali problemi sul tappeto ecco quali sono le valutazioni dei rappresentanti Snals, Cgil, Cisl e Uil

E la riforma che non è decollata preoccupa i sindacati

"Che fine faranno coloro che restano in servizio ma sono in esubero?" Nuove sedi, perplessità sul piano della Provincia

Riforma, personale, contratto, razionalizzazione della rete scolastica: alla vigilia dell'inizio ufficiale delle lezioni, la scuola sotto la lente di ingrandimento dei sindacati. SNALS. "Abbiamo accolto con favore le attuali immissioni in ruolo e plaudiamo all'iniziativa della legge 115 di nuovo reclutamento del personale", dice Sandro Calabrese, segretario provinciale dello Snals. Ma sulla riforma i giudizi sono già meno "parsimoniosi". "Guardiamo al personale: che fine faranno coloro attualmente mantenuti in servizio anche se in esubero?" E le novità introdotte? "Non si può fare una riforma a costo zero. Il tutor è una figura pregnante, deve avere un riconoscimento economico. Nel prossimo contratto chiederemo una unificazione dell'orario docente tra materna, elementare, media e superiore a 18 ore. Per chi è già a 18 ore, c'è da fare un discorso di carriera". Riforma nella secondaria: "Abbiamo ottenuto una convocazione della conferenza Stato-Regione da cui ora, dopo il fuggi-fuggi dei docenti che c'è stato dai tecnici e dai professionali, vogliamo avere certezze di una mobilità possibile". Rete scolastica: "All'assessore provinciale Vinci ho espresso apprezzamento per il metodo perseguito, ma tra la bozza mostrataci e l'atto deliberativo c'è differenza. Mi riferisco in particolare alla questione del Paisiello, successivamente rivista. Ho perplessità: per il liceo artistico Lisippo e per l'istituto Alberghiero di Leporano. Per il Lisippo, l'ipotesi Tamburi è un errore madornale. Perché non si pensa, invece, di risolvere la controversia per l'esproprio dell'area in cui insiste la struttura in costruzione da anni? E perché nelle more di tutto ciò non si adegua l'ex Frisini? Alberghiero: spostare quella scuola da un'area a vocazione turistica in una a vocazione industriale è un altro grosso errore. E poi va in conflitto con l'istituto di Crispiano: evidentemente si pensa di sopprimere una delle due scuole. Ricordiamoci - conclude Calabrese - che con il riconoscimento delle scuole come atto propedeutico all'autonomia, tutte le scuole hanno pari dignità costituzionale. Siamo, dunque, disponibili ad una razionalizzazione, ma il numero di scuole non si tocca". CGIL. Per la Cgil scuola è un avvio tra incertezze e confusioni. Principale imputata la riforma, "dalla questione degli anticipi, di fatto non regolamentata alla questione del tutor e del portfolio. Sugli anticipi nella scuola dell'infanzia - dice il segretario provinciale Paolo Peluso - manca l'intesa regionale che dovrebbe stabilire standard di qualità e risorse professionali adeguate. La faccenda del tutor è del tutto bloccata dalla mancata contrattazione nazionale e pertanto resta illegittima l'individuazione dei tutor e/o funzioni tutoriali nella scuola. Il portfolio è diventato una sorta di tormentone. La mancanza di precisi riferimenti normativi ha infatti prodotto la proliferazione di modelli diversi. Il Garante della privacy ha invitato il ministero della Pubblica Istruzione a emanare entro dicembre una direttiva chiara e rispettosa dei principi di tutela della riservatezza". Al superiore invece? "Entro il 17 ottobre scade la delega governativa ad emanare il decreto di riforma che, allo stato attuale, è solo provvisorio. Intanto cresce il dissenso, di sindacati, Regioni, associazioni imprenditoriali preoccupate della soppressione degli istituti tecnici e quindi di uno scollamento tra la scuola e il mondo dell'impresa". Sul piano occupazionale, a Taranto "mancano all'appello oltre 120 posti di sostegno cui si aggiunge una diminuzione dei posti di collaboratore scolastico". Edilizia scolastica: secondo Peluso "gli interventi di qualificazione degli immobili scolastici e il recente provvedimento di razionalizzazione della Provincia vanno nella direzione di interventi graduali in un contesto di risorse economiche scarso. La risistemazione del Paisiello, l'unificazione in un unico edificio del Nitti e del Pertini-Fermi giovano alla razionalizzazione della spesa e all'efficacia dell'azione di governo. Inoltre, finalmente va verso soluzione la vicenda dell'Istituto artistico che potrà presto disporre di una vera sede scolastica". CISL. "Un inizio d'anno in grave difficoltà" dice il segretario provinciale della Cisl Scuola, Tommaso Errico. "Ci sono incertezze, tensioni, tutte di segno negativo. Ci sono carenze ancora vistose di organico docente, ad esempio di sostegno, un consistente aggravio nella gestione dei servizi amministrativi ed ausiliari a fronte di una pesante riduzione del personale Ata, una riforma avviata nel primo ciclo con tanti guasti provocati dal decreto attuativo con l'introduzione di innovazioni non partecipate e condivise, la caparbia e colpevole volontà di introdurre sperimentalmente il nuovo modello del secondo ciclo di istruzione non tenendo conto del no deciso della conferenza delle Regioni e delle organizzazioni sindacali. Inoltre, per il secondo biennio economico il contratto è ancora da venire". Cosa chiede la Cisl? "Che siano dati segnali certi di una reale volontà di governare e sostenere, in controtendenza, il rilancio dell'istruzione e della formazione nel nostro Paese e che sia data una forte accelerazione al confronto relativo al secondo biennio economico del contratto, rispettando le decorrenze degli incrementi retributivi al primo gennaio 2004 e al primo gennaio 2005". UIL. Un centinaio di posti di sostegno scoperti nella scuola elementare e oltre una trentina nella materna per mancanza di personale con titolo: è la carenza più vistosa che segnala Pasquale Di Taranto, segretario provinciale della Uil scuola. Ma per la Uil, che in passato aveva redatto un libro bianco dell'edilizia scolastica, c'è anche questa grossa emergenza. "Gli esempi più eclatanti quelli del professionale Archimede e dell'artistico Lisippo. In particolare per quest'ultimo, la soluzione ai Tamburi è sbagliata. Credo che farebbe la stessa fine del Nitti che era lì ubicato e che si è retto grazie alla succursale di via Di Palma. Dovrebbe essere individuata una sede più accogliente". Ci sono poi ulteriori motivi di preoccupazione: "Gli insegnanti sono scontenti, forse avranno gli arretrati a fine dicembre". E la riforma? "Parzialmente realizzata. Al superiore abbiamo registrato la fuga verso i licei, né sappiamo se poi questa riforma decollerà tenuto conto che c'è una controriforma dell'opposizione".M.R.G.


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