Gazzett di Modena-Bastico: la Devolution affosserà la scuola
L'assessore avverte: non garantisce l'istruzione a tutti, inciderà pesantemente sull'autonomia. "Ma noi daremo battaglia" Bastico: la Devolution affosserà la scuola La Regione boccia il proge...
L'assessore avverte: non garantisce l'istruzione a tutti, inciderà pesantemente sull'autonomia. "Ma noi daremo battaglia"
Bastico: la Devolution affosserà la scuola
La Regione boccia il progetto del Senatur e prepara la contro-riforma
di Claudia Zamorani
BOLOGNA. "La devolution è lo scardinamento del sistema di istruzione nazionale: in sostituzione vengono proposti venti diversi sistemi scolastici regionali. Un vulnus fortissimo alla garanzia dei diritti fondamentali delle persone". Mentre parte la maratona sulla devolution, l'assessore regionale Mariangela Bastico boccia in modo irreversibile la proposta del leader della Lega, Umberto Bossi.
"La Regione è totalmente contraria e combatterà fortissimamente questa ipotesi".
La Bastico, osservando come il dibattito sull'opportunità di mettere i crocifissi nelle aule scolastiche stia riaffiorando proprio in questi giorni, quelli della devolution, ammonisce: "E' un modo per distogliere l'attenzione da problemi molto seri e rilevanti che stanno investendo il nostro sistema scolastico". Come la riduzione "drastica e pesantissima" delle risorse al personale e alla scuola. Come la devolution, per l'appunto.
Due i rischi. Il primo: la lesione del diritto fondamentale dei cittadini a un'istruzione garantita nei suoi livelli essenziali e che sia uguale per tutti. "Diritti fondamentali, quello all'istruzione, alla salute e alla sicurezza, che nella proposta di Bossi vengono invece regionalizzati".
Secondo: la perdita dell'autonomia delle scuole. "D'accordo che la scuola non debba essere un'articolazione decentrata del ministero, ma non vogliamo che diventi la scuola dei presidenti delle Regioni e neppure dei sindaci e delle province".
Ma come conciliare il diritto all'istruzione e le specificità del territorio con l'autonomia scolastica? Per l'Emilia, che sta imbastendo una legge regionale come contrappeso alla riforma Moratti, la soluzione è chiara: con il nuovo titolo V della Costituzione, che conferisce nuovi poteri alle regioni. Approvato un anno fa tramite referendum. Quali i benefici? L'ordinamento scolastico rimane nazionale: così viene tutelato il diritto all'istruzione; e allo stesso tempo le autonomie scolastiche vengono salvaguardate: per la personalizzazione dei percorsi formativi, il completamento dell'offerta scolastica ai singoli studenti e al territorio. Ma cosa succederebbe con la devolution? Alcuni esempi: ogni regione potrebbe costruire un proprio sistema scolastico, magari senza più distinzione tra licei, scuole professionali e tecniche. Inoltre, potrebbe decidere i programmi per gli studenti, a seconda delle proprie personali (e discutibili) priorità.