G.di Parma-La Soliani e l'assessore Bastico incontrano i docenti critici della legge
DIBATTITOLa Soliani e l'assessore Bastico incontrano i docenti critici della legge La riforma della scuola vista dall'Ulivo, analizzando i cambiamenti nazionali e regionali che comporta, è stata...
DIBATTITOLa Soliani e l'assessore Bastico incontrano i docenti critici della legge
La riforma della scuola vista dall'Ulivo, analizzando i cambiamenti nazionali e regionali che comporta, è stata al centro dell'incontro organizzato dall'associazione insegnanti "Metti in agenda uno stop alla Moratti", cui hanno partecipato la senatrice dell'Ulivo Albertina Soliani e l'assessore regionale alle Politiche educative Mariangela Bastico. "Si tratta di una riforma che è andata avanti lentamente - ha detto Albertina Soliani - perché è stata approvata in Parlamento solo con i numeri, senza dare alcuno spazio al dialogo con l'opposizione. E' una riforma fatta di tagli: alle risorse, al tempo pieno, alle materie, agli insegnanti. Questo secondo la logica del mercato, per la quale, a sentire Tremonti, scuola e sanità pubbliche sono troppo costose e deleterie. La nostra scelta, per contrastare questa riforma che porta solo al peggioramento e al declino della scuola, è quella della mobilitazione civile, che sta già sorgendo spontaneamente. La lotta contrattuale è importante ma non sufficiente. Dobbiamo riprendere in mano il tema della scuola nella sua valenza culturale, civile e sociale, come uno dei perni su cui voltare pagina per avviare la rinascita del Paese. La scuola è sempre stato il luogo della conoscenza, della libertà e delle opportunità, in cui tutti i bambini si sentivano uguali. Ora la si vuole trasformare in qualcosa di individuale, dove la priorità non è la crescita e il confronto ma l'ordine, la disciplina e le bocciature dei bambini. La battaglia culturale si apre ora. Solo mantenendo un progetto condiviso, basato sull'uguaglianza e la libertà come idee fondamentali su cui poggia la scuola, possiamo riuscire a mantenerla un luogo di cultura e conoscenza".
La riforma prevede una divisione di competenze tra Stato e Regioni per quanto riguarda l'organizzazione dei nuovi cicli scolastici. "Secondo la separazione in scuole di serie A e di serie B - ha spiegato Mariangela Bastico - i licei spetterebbero allo Stato, mentre alle Regioni resterebbe l'organizzazione degli istituti professionali. Questo pone un problema di separazione degli insegnanti inaccettabile. Noi siamo per la continuità tra elementari, medie e superiori, mentre la riforma pone delle scelte da fare a tredici anni. Il decreto che prevede l'alternanza tra scuola e lavoro, potenzialmente uno strumento buono, è declinato in modo vago, mettendo nei fatti i ragazzi alla mercé del mondo del lavoro. Stiamo valutando con altre regioni il da farsi, dato che spetta alle regioni proporre l'offerta formativa e gestire il personale. La divisione del personale e delle scuole in due categorie, oltre che essere ingiusto, comincia già a dare i primi segnali negativi, come il calo di iscrizioni agli istituti professionali, e la lotta di queste scuole per essere promosse al grado di licei. Questo non può che portare all'aumento delle bocciature, con conseguente uscita dalla scuola di molti ragazzi, e alla perdita di figure professionali molto richieste dalle aziende".
L'incontro ha dato l'occasione all'associazione insegnanti di presentare l'iniziativa di un gazebo itinerante, da portare nei paesi, nelle scuole e nei mercati, per informare i cittadini sulle novità che verranno introdotte."