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G.del sud-Scuola, sperimentazione sì ma in pochi istituti

Il ministro Moratti ottiene il 'via libera' dal Cdm, ma subisce l'altolà di Tremonti sui fondi disponIbili Scuola, sperimentazione sì ma in pochi istituti ROMA '#8211; Non ci sarà il decreto di...

04/08/2002
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Gazzetta del Sud

Il ministro Moratti ottiene il 'via libera' dal Cdm, ma subisce l'altolà di Tremonti sui fondi disponIbili
Scuola, sperimentazione sì ma in pochi istituti

ROMA '#8211; Non ci sarà il decreto di fine agosto per avviare la sperimentazione della riforma scolastica targata Letizia Moratti. Ieri, a consiglio dei ministri finito, la responsabile di viale Trastevere è stata affrontata dai colleghi di governo, in particolare dai ministri centristi, che mal avevano digerito il promesso blitz per avviare la sperimentazione in tutte le scuole che si fossero autonomamente proposte. Una discussione accesa alla quale ha preso parte anche il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, che ha ricordato la mancanza di fondi disponibili per portare a termine il progetto. Non solo. Un disegno "allargato" avrebbe rimesso in discussione anche il problema degli organici. Risultato: la sperimentazione ci sarà '#8211; e il comunicato finale dà sostegno formale alla Moratti '#8211; ma sarà molto limitata e ridotta ad alcune scuole pilota che saranno individuate, tra quelle che si propongono, in precise aree geografiche (Nord, Centro e Sud). In altri termini, niente riapertura delle iscrizioni per i piccoli di meno di tre anni in attesa per la scuola dell'Infanzia e di quelli con meno di 5 anni che vogliono andare in prima elementare. Solo poche scuole, individuate all'origine da un pool apposito, potranno "provare" inglese e informatica con i piccolissimi. Sperimentazione vera, quindi, e nessuna forma surrettizia di anticipo della riforma. Per questo non ci sarà bisogno neanche del decreto legge. Al termine della riunione, peraltro, la Moratti ha incontrato a lungo Berlusconi faccia a faccia. E in quella sede avrebbe espresso tutto il suo malumore per non aver potuto portare a termine il piano come era stato studiato. Restano, nella maggioranza, le tensioni per un progetto non del tutto condiviso. L'Udc aveva sempre manifestato perplessità sull'ingresso anticipato soprattutto prima dell'approvazione della legge di riforma da parte del Parlamento. Con questo sistema di sperimentazione molto limitata che sarà 'visionato' dal sottosegretario Gianni Letta in accordo con il ministro Moratti, l'esecutivo salva sia l'immagine del responsabile di viale Trastevere, sia l'esigenza di un dibattito parlamentare su provvedimenti tanto delicati. In più, la soluzione scantona il nodo dei fondi che, come ha insistito Tremonti, non erano reperibili. Difficile, in questo quadro, parlare di un successo del ministro Moratti che ha dovuto accontentarsi di un sostegno di facciata e di un progetto molto ridimensionato rispetto alle previsioni. E la Margherita non si lascia scappare l'occasione per attaccare il ministro. "Complimenti. Dopo il fallimento dei suoi progetti di riforma, il ministro dell'istruzione ha ottenuto un contentino, una manciata di scuole dove poter dare il via alla sperimentazione" ha detto Alberta Soliani, capogruppo della Margherita in settima commissione. Secondo l'opposizione, infatti, tutto questo serve solo a creare un polverone che nasconda i fallimenti "della politica scolastica del governo". Non la pensa allo stesso modo il ministro per i Beni culturali Giuliano Urbani che ha insistito, invece, sulla serietà del provvedimento. "Prima di andare a fondo con la riforma vogliamo vedere come e se funziona. Per questo la sperimentazione non sarà estesa a tutte le scuole. Altrimenti che sperimentazione è?".
Lavoro al Sud . Approvato dal Cipe un programma per favorire l'occupazione giovanile nel Mezzogiorno. Il programma, destinato a formare nell'arco di tre anni 4.500 giovani residenti nelle regioni del mezzogiorno per avviarli ad un'occupazione, raccorda istruzione, formazione e lavoro sostenendo la specializzazione tecnica superiore nei settori della tecnologia informatica e di quella elettronico-meccanica. L'intervento, sottolinea il dicastero dell'Istruzione, "corrisponde agli impegni di governo contenuti nel Dpef, nel piano nazionale per l'occupazione adottato dal Consiglio dei ministri e nel Patto per l'Italia". I costi complessivi dell'operazione sono stimati in circa 74 milionni di euro da ripartire in tre anni. (s.m.)


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