Fuoriregistro: Noi insegnanti tra ministri e sindacalisti
Libero Tassella Un contratto bidone che ora vorremmo che si ponesse almeno al vaglio della categoria ...
"I poveri gonzi" siamo sempre noi, noi i fessacchiotti, direbbe il principe Totò; noi a dover pagare sempre e comunque: sulla riduzione del potere d'acquisto dei nostri salari, sulla stabilità del nostro posto di lavoro, noi a subire giorno dopo giorno una mortificazione lavorativa , umana, esistenziale, noi considerati quasi dei non lavoratori, dei fannulloni, dei mangiapane a tradimento, ci hanno fatto percepire come troppi ed inutili, così ci hanno descritti i ministri della Repubblica Gelmini, Tremonti, Brunetta, così ci hanno rappresentato nei teatrini televisivi .
Noi le vittime di campagne di stampa denigratorie tollerate dalle stesse OOSS della scuola le medesime che dovrebbero rappresentarci e tutelare la nostra immagine con l'ARAN nei contratti, con il Governo, il Ministro e i Ministri, il Parlamento, i Partiti, la società civile, la Stampa e le TV.
Eppure questa volta i sindacalisti non possono rinfacciarci niente, noi la nostra parte l'abbiamo fatta per intero, abbiamo scioperato e protestato in massa il 30 ottobre e siamo accorsi in un milione a Roma a manifestare contro i tagli e in difesa della scuola pubblica statale, abbiamo chiesto, quasi imposto ai capi dei sindacati di scioperare unitariamente e loro, solo dopo poche ore, si erano già divisi sull'accordo sul pubblico impiego.
Tirate le somme di quest'autunno, i sindacati della scuola devono registrare precise responsabilità politiche; che tutti noi, soprattutto se iscritti e militanti, dovremmo contestare apertamente ed aspramente sia ai dirigenti nazionali sia a quelli locali, cioè ai responsabili diretti delle politiche sindacali di questi ultimi mesi.
Le OO SS concertative, l'11 dicembre 2008 a Palazzo Chigi " in casa Letta" sono state con la coppola in mano e si sono accontentate di un piatto di lenticchie, sbandierando tutte postume vittorie, ora esse per noi hanno perso, proprio per i comportamenti avuti durante e per le dichiarazioni fatte dopo l'incontro, larghe quote di credibilità politica.
L'11 dicembre 2008 con il ricordato accordo i concertativi hanno svenduto il più grande sciopero con una categoria ancora in mobilitazione e hanno confermato tale svendita la settimana dopo , sottoscrivendo ( CISL UIL SNALS FGU ex Gilda) con la sola eccezione della Flc CGIL un accordo contrattuale che definire infame è solo un eufemismo. Un contratto bidone che ora vorremmo che si ponesse almeno al vaglio della categoria , tanto mal rappresentata al tavolo della concertazione quanto a quello della contrattazione.
Sul precariato poi le OOSS si sono accontentate del solito tavolo tecnico, che in gergo politico, significa in pratica essersi accontentati di nulla.