Fondi europei per le scuole del Sud, per la prima volta anche alle paritarie
Contro la dispersione pronti 50milioni di euro dei pon
Emanuela Micucci
Cinquanta milioni di euro per il contrasto della dispersione scolastica e della povertà educativa nelle scuole del primo e del secondo ciclo di 292 aree territoriali particolarmente a rischio del Mezzogiorno. Li mette a disposizione il bando Pon, pubblicato dal Miur il 6 agosto, che, come anticipato da ItaliaOggi (14/5/2019), sarà accessibile per la prima volta anche alle scuole paritarie. Una novità che prende le mosse dalla legge di Bilancio 2017, che garantiva alle paritarie di accedere alle risorse europee e che è stato possibile attuare solo dopo la modifica dell'Accordo di partenariato e del Pon 2014-2020. L'avviso precisa che le paritarie ammesse al bando sono quelle che svolgono il servizio pubblico con modalità non commerciali.
Il Miur le accompagnerà in questa innovazione con momenti di formazione in rete e in loco. «L'apertura anche alle scuole paritarie dei fondi va vista come un traguardo importante», commenta il ministro dell'istruzione Marco Bussetti: «dobbiamo garantire ai ragazzi che le frequentano le stesse opportunità. Soprattutto nelle aree dove ci sono maggiori carenze educative». Individuate con il decreto interministeriale n. 91 del 15 marzo scorso, sono 292 aree di esclusione sociale che si trovano in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna. Si tratta dell'11,6% di tutti i 2.550 comuni di queste 7 regioni del Sud.
Complessivamente in tutto questo territorio le scuole paritarie del primo e del secondo ciclo sono frequentate da 88.901 studenti, il 3,5% di tutti i 2.527.615 alunni delle statali. L'avviso mette a disposizione risorse fino a 32.000 euro per ogni istituto, statale o paritario, per progetti biennali (moduli di 30 ore per un massimo di 5 moduli per ciascun progetto) a integrazione del Ptof per potenziare le aree disciplinari di base (italiano, matematica, scienze, lingue straniere, nuove tecnologie e nuovi linguaggi) e rafforzare le competenze di base (alfabetica funzionale, multilinguistica, Stem, personale e sociale, imprenditoriale, in materia di cittadinanza, in materia di consapevolezza ed espressione culturale).
Previsti anche moduli didattici con il coinvolgimento dei genitori per alcune competenze. Le scuole potranno presentare i progetti esclusivamente on line (https://www.istruzione.it/pon/) dal 15 settembre al 21 ottobre 2019. Il Miur con le paritarie ammesse al finanziamento stipulerà un'apposita convenzione, per perfezionarla le scuole dovranno presentare una fideiussione bancaria o assicurativa. «Un piccolo passo verso la parità scolastica» e «verso la rimozione di ingiuste discriminazioni»», commenta Virginia Kaladich, presidente della Fidae. Ribadisce invece il no ai Pon alle paritarie la Fcl-Cgil e Uil scuola.