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Incontro con il Ministro Moratti Nonostante l'apprezzabile tempestività con cui il Ministro ha risposto alla richiesta di incontro avanzata da tutte le organizzazioni sindacali durante la tratt...
Incontro con il Ministro Moratti
Nonostante l'apprezzabile tempestività con cui il Ministro ha risposto alla richiesta di incontro avanzata da tutte le organizzazioni sindacali durante la trattativa sull'articolo 43 i problemi sollevati restano sul tappeto senza risposta.
Con un atteggiamento oscillante tra la disponibilità e l'evasività il Ministro ha esordito iscrivendo l'incontro nel quadro di quelli " periodici" istituzionali ( che hanno cadenza biennale, come ci ha insegnato con la prassi) e pur conoscendo i problemi emersi dal tavolo negoziale ha fornito un quadro generale all'interno del quale non sono rintracciabili che parziali risposte.
In particolare sulle risorse abbiamo saputo che Il Ministro dell'Economia ha certificato i risparmi di comparto in 380,80 milioni di euro per i docenti e in 33 milioni per gli ATA. Queste cifre dovranno essere inserite in un provvedimento che potrebbe essere la legge finanziaria o un capitolo" risorse umane" inserito in un collegato alla finanziaria sulla competitività. Le risorse ci sono, e certificate, mentre non è definita la norma in cui saranno inserite.
° Non sfugge a nessuno come il dettaglio non sia irrilevante rispetto ad eventuali vincoli di finalità, mentre sembra sfuggire al Ministro che le risorse derivanti dai risparmi hanno già una destinazione, prevista dal CCNL e rinviata nella sua definizione al rinnovo del secondo biennio economico, sul cui destino non abbiamo ricevuto alcuna certezza. Risulta quindi difficile oggi, in una fase in cui la legge finanziaria , con i suoi pesantissimi tagli, ed i collegati sono in fase di elaborazione, comprendere quali certezze dovremmo trarre rispetto alle risorse destinate alla contrattazione aperta con l'articolo 43; esse dovrebbero essere almeno implementate con la progressiva attuazione del decreto legislativo 59 ed il relativo aumento della platea di personale.
Il Ministro ci anche informato che non sono previsti altri interventi di taglio sul versante degli organici, se non quelli legati alla variazione "fisiologica" del numero di alunni. In particolare nel primo ciclo si prevede di attestare nel prossimo anno scolastico l'organico della scuola primaria e della secondaria di primo grado sulle ore di tempo scuola previsto dal decreto più le ore di mensa. Questo assicurerebbe un organico alle singole istituzioni tale da progettare, in autonomia, le iniziative che riterranno più opportune per qualificare e radicare l'offerta formativa. In particolare per la scuola dell'infanzia, sono state richieste- ci assicura il Ministro- risorse aggiuntive, in attesa della definizione, in sede Aran, delle nuove professionalità e modalità organizzative necessarie per avviare gli anticipi. Infine, sulla funzione tutoriale il Ministro, confermando che la legge va attuata, ha prospettato la propria consapevolezza che le modalità di attuazione necessitano di gradualità e sperimentalità , a partire dalla necessità di formare tutti i docenti alla funzione. Nella logica della gradualità quindi, ha manifestato la volontà di soprassedere, in questo anno, alla permanenza triennale nella sede di titolarità prevista dal decreto 59.
La FLC Cgil, nel suo intervento, ha sottolineato al Ministro:
° l'urgenza di arrivare al rinnovo contrattuale del secondo biennio economico in tempi brevi, soprattutto con la chiarezza, che solo il Ministro della Funzione Pubblica può assicurare, che le risorse poste alla base della negoziazione sull'articolo 43 non vengano sottratte da quelle necessarie al rinnovo biennale. Inoltre solo l'incontro con il Ministro Mazzella potrà sgombrare i dubbi sulle ipotesi, riportate dalle stampa, che prevedono di congelare gli scatti di progressione economica del personale della scuola. Per di più le risorse destinate all'articolo 43 vanno documentate : dall'emendamento alla legge di assestamento del bilancio a quelle iscritte nella prossima finanziaria; se i testi non sono pronti occorre un documento politico che li renda esigili per la contrattazione.
° La limitatezza delle risorse destinate alla contrattazione sull'articolo 43 impone l'individuazione delle priorità da parte del Ministro e del Governo, e la conseguente scelta politica. Per la FLC Cgil la priorità che balza agli occhi è l'infanzia. Ci risultano oggi, ad anno scolastico avviato, migliaia di bambini al di sotto dei tre anni che frequentano la scuola dell'infanzia senza che nessuno abbia assicurato le modalità né le professionalità dovute per la loro frequenza. Migliaia di bimbi sono già a scuola e la scuola ne è responsabile sotto ogni profilo, anche di natura civile e penale. Il Ministro deve assumere responsabilmente questa priorità, oppure scriva, subito, che quei bimbi oggi non possono essere inseriti in alcuna scuola in assenza dei presupposti legislativamente previsti. Di fronte a migliaia di bimbi anticipatari non c'è tutor che tenga, si può soprassedere, la priorità è trovare gli insegnanti per quella che ormai sta diventando una emergenza.
° Sulla funzione tutoriale molto è stato detto e scritto, troppe ed inaccettabili pressioni sono state esercitate nei confronti del personale in nome di una legge che, per emergere, ne ignora e calpesta altre, a partire dalla Costituzione. Soprattutto sono in vigore leggi che affidano alla contrattazione tra le parti, ed esclusivamente ad essa, le scelte sull'organizzazione del lavoro. Oggi le organizzazioni sindacali chiedono al Ministro scelte politiche, come quella di soprassedere da altre intimidazioni sul tutor e di consentire alla contrazione di svolgersi con serenità a fronte di un atto di indirizzo emanato solo a fine agosto. In questo senso quindi, la apprezzabile indicazione di non intervenire sulla mobilità del personale va esplicitata in una integrazione dell'Atto di indirizzo.
° La seconda priorità, per la FLC Cgil, è rappresentata dal piano finanziario triennale per l'assunzione in ruolo nella scuola sui tanti posti liberi e vacanti. Anche la 143 è una legge, e dovrebbe rappresentare un impegno preciso per il Governo, al quale vanno subordinate altre scelte, e la finanziaria dovrà indicare quale investimento si prevede per il prossimo anno.
° La FLC ha anche richiamato l'attenzione del Ministro sul disegno di legge sullo stato giuridico dei docenti, accresciuto , in sede di Comitato ristretto , da emendamenti irricevibili alla luce delle leggi oggi in vigore nel nostro Paese ed ha di nuovo richiesto il suo intervento.
° Infine è stato richiesto l'intervento del Ministro per porre fine alla spirale di conflittualità innestata dalla "famosa" nota riservata del Direttore Generale , amplificata da quelle di diversi Direttori Regionali. In questo Paese esistono molte leggi e tutte vanno rispettate, non si possono moltiplicare le conflittualità, esasperate ed esasperanti, a fronte di decisioni assunte in base all'autonomia scolastica.
IL Ministro, dopo i diversi interventi delle organizzazioni presenti ha riaffermato il principio del rispetto delle prerogative della contrattazione, in particolare sullo stato giuridico ha sostenuto che quel disegno di legge non è ancora arrivato al Governo, essendo in Commissione, ma che tutte le parti riservate alla contrattazione avranno il parere negativo del Governo stesso.
In conformità a questo principio, prendendo atto delle difficoltà sollevate in sede ARAN, ha assunto l'orientamento di ragionare in termini di gradualità e sperimentalità, senza vincoli rigidi ma ponendo al centro le esigenze formative degli alunni. La figura del tutor, ha affermato, non va considerata né gerarchica né esclusiva nel rapporto con le famiglie, ma deve raccogliere l' "esigenza di coordinamento" dei docenti; i meccanismi tecnici si decideranno in sede contrattuale. Anche per la formazione della funzione tutoriale, pur essendo pronti, si attenderà la contrattazione.
Sugli altri punti sollevati, da cui l'incontro odierno è scaturito, restano invece ancora troppe incertezze, silenzi, ambiguità. Comprensibili solo alla luce della assoluta irrisorietà delle risorse in una finanziaria che colpirà pesantemente tutti i cittadini.
Roma, 23 settembre 2004