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Flc-Cgil: il Miur apre al dialogo su risorse e dimensionamento

L’apertura sarebbe giunta dal sottosegretario, Marco Rossi Doria, e dal Capo di Gabinetto del Ministro, Luigi Fiorentino, durante l’incontro con una delegazione del sindacato. L’amministrazione ha preso diversi impegni e accordato due tavoli tecnici. Il segretario Pantaleo: era ora

13/05/2012
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La Tecnica della Scuola

Alessandro Giuliani

Sembrerebbe aver prodotto alcuni risultati concreti il presidio organizzato dalla Flc-Cgil davanti al ministero dell’Istruzione, al fine di ottenere certezza di risorse, stabilità dell'organizzazione e sostegno alle scelte necessarie all'autonomia scolastica. L’apice delle protesta si è avuta quando alcuni dirigenti e direttori dei servizi generali e amministrativi si sono simbolicamente incatenati sulla scalinata del Miur, perché, ha spiegato il sindacato, ormai sono “costretti ai salti mortali e a mettere continuamente toppe ai buchi finanziari per garantire un minimo di funzionalità alle scuole”.
Sul finire della protesta, una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dal sottosegretario all’Istruzione, Marco Rossi Doria, e dal Capo di Gabinetto del Ministro, Luigi Fiorentino. Secondo quanto riportato del sindacato confederale, dal confronto sarebbe scaturito l’immediato avvio di due tavoli tecnici su finanziamenti e dimensionamento della rete scolastica. Oltre che una serie di rassicurazioni: “il sottosegretario Rossi Doria – scrive la Flc-Cgil - durante l'incontro ha annunciato alcune soluzioni concrete che dovrebbero dare un po' di respiro alle scuole come l'arrivo di un provvedimento cancella multe”. Poi, rivolgendosi ai ds e dsga presenti, ha detto loro che sono “pezzi importanti dell’amministrazione: da parte del Ministro c’è la massima attenzione ai problemi che ci state rappresentando”.
Ma vediamo, nel dettaglio, alle risposte fornite dai rappresentanti del dicastero dell’Istruzione alla decina di “idee concrete e realizzabili da subito e a costo quasi zero”, che il sindacato ha messo bene in evidenza durante l’incontro. A proposto dei finanziamenti alle scuole, ormai cronicamente tardivi e carenti, l’amministrazione ha spiegato che c’è “la volontà politica di rivedere, all’interno delle linee guida che saranno emanate in applicazione dell’art. 50 del decreto sulle semplificazioni, le procedure per l’erogazione dei finanziamenti riportando ad unico canale i molteplici fondi che arrivano alle scuole per vie diverse”.
Sull’annoso problema dei recupero crediti (moltissimi istituti ne vantano diverse decine di migliaia di euro!), i rappresenti del Miur hanno assicurato che “tutti i residui attivi coperti da altrettanti residui passivi saranno restituiti”. L’impegno appare importante. Difficilmente, però, riteniamo che la restituzione potrà avvenire nel breve periodo. Anche alla luce della necessità del governo di ridurre ancora le spese.
A proposito delle multe che le scuole hanno subìto per fare fronte agli obblighi amministrativi, è stato detto che “il prossimo Consiglio dei ministri varerà un provvedimento legislativo per cancellare le multe”.
Un’indicazione importante è arrivata anche sugli eventuali risparmi derivanti dalla spending review, che a detta del Ministero “saranno reinvestiti nel sistema scuola”.
A proposito della richiesta della Flc-Cgil di mantenere nelle casse dei singoli istituti la parte dei fondi contrattuali non utilizzata nel corso dell’a.s., i rappresentanti del Miur avrebbero assicurato che “la disponibilità degli avanzi del fondo di istituto sarà assicurata alle scuole”. E non solo. “Sono allo studio del Ministero soluzioni per superare i problemi della scarsa efficienza dei sistemi tecnici che ritarda il riconoscimento delle economie”.
Poche speranze, invece, sulla cancellazione del “cedolino unico”, che tanti problemi sta arrecando per riuscire a decretarlo e assegnarlo nei tempi (anticipati) stabiliti: dalle stanze di viale Trastevere è stato spiegato che non si può eliminare facilmente una norma “prevista da una legge finanziaria. Tuttavia il ministero farà tutti gli sforzi possibili per migliorarne la gestione”.
Per quanto riguarda le rigide norme sul dimensionamento, che comporta l’eliminazione delle dirigenze e delle amministrazioni per le sedi con meno di 600 alunni, il Miur ha dato segni di disponibilità: “sarà aperto un tavolo tecnico, a partire dalla prossima settimana”.
Anche sulle richieste riguardanti l’impellenza di riconoscere economicamente le ore eccedenti dei docenti che sostituiscono i colleghi assenti per le supplenze, l’amministrazione si è detta possibilista: in effetti, “le supplenze dovrebbero essere pagate direttamente dal Mef e le ore eccedenti dovrebbero seguire la stessa procedura”. Il ministero dell’Economia sarebbe già stato allertato.
Fumata nera, invece, per l’assegnazione delle indennità per funzioni superiori e per le reggenze: “il Miur ha continuato a rispondere che mancano al momento le disponibilità finanziarie necessarie”.
Apertura, infine, sul fronte delle supplenze: secondo il sindacato andrebbero assegnate sulla base dei livelli essenziali delle prestazioni. E non di meri calcoli matematici, riferiti al numero di addetti, sedi e studenti: sempre in base a quanto riferisce il sindacato, il Miur avrebbe assicurato che d’ora in poi “questa spesa verrà ristorata sulla base delle reali necessità”.
“Finalmente i problemi di gestione delle scuole ricevono un ascolto e un'attenzione consapevole. Era ora…”, ha commentato Domenico Pantaleo, segretario Generale Flc-Cgil. Ora però, dopo i chiarimenti, sindacato e dipendenti aspettano i fatti.

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