FINANZIARIA/ BASTICO: DATI SU TAGLI SCUOLA DEL TUTTO INFONDATI

I dati che descriverebbero i tagli della finanziaria sulla scuola sono del tutto infondati". Così il ministero della Pubblica Istruzione, attraverso il viceministro Mariangela Bastico, risponde in serata alle cifre relative alla Finanziaria per la scuola presentate da Tuttoscuola e riportate sulla stampa.

"Sommare mele con pere - dichiara Bastico - costituisce un errore macroscopico, particolarmente grave quando si riferisce alla scuola, cioè a ragazzi, famiglie, insegnanti e dirigenti, Ata e precari che attendono l'assunzione in ruolo".

Il viceministro respinge le critiche di sindacati, associazioni, insegnanti e personale della scuola. "Abbiamo escluso i tagli con la scure - continua - perché li riteniamo ingiusti ed inefficaci, ma nello stesso tempo siamo convinti di dover utilizzare, anche attraverso la valorizzazione dell'autonomia scolastica, al meglio, ogni euro, evitando ogni spreco".

Non si sarebbero valutate adeguatamente le azioni tese al miglioramento di alcuni comparti dell'istruzione: "innanzitutto - sottolinea Bastico - non si considerano tre scelte strategiche contenute nella finanziaria: l'innalzamento dell'obbligo d'istruzione a 16 anni, l'avvio sperimentale delle sezioni primavera per i bambini dai 2 ai 3 anni e l'educazione degli adulti, che determinano un aumento degli alunni e di conseguenza l'incremento degli organici".

Secondo viale Trastevere un altro grave errore sarebbe quello di contabilizzare "come tagli i docenti soprannumerari ed inidonei, che rimarranno invece negli organici del ministero della Pubblica Istruzione e comunque nell'amministrazione statale". Inoltre "agli 8.000 specialisti di lingua inglese nella scuola elementare non corrispondono posti in organico: si tratta di incarichi temporanei in attesa della formazione dei docenti titolari, così come previsto da normativevigenti. Quindi anche qui nessuna conseguenza sugli organici".

A proposito della riduzione da 40 a 36 ore settimanali degli istituti professionali, il viceministro ammette che si tratta di una disposizione "necessaria per ridurre l'eccesso di carico orario, quindi per ragioni didattiche ampiamente condivise, non per ragioni di risparmio. Infatti una parte delle ore ridotte costituirà organico funzionale a disposizione della scuola per la riduzione degli abbandoni e degli insuccessi scolastici".

Bastico definisce poi "straordinario e fondato su numeri reali e verificati" il piano di 150.000 assunzioni di personale in ruolo nei prossimi 3 anni: "il solo turn - assicura il viceministro - over determinerà la disponibilità di oltre 30.000 posti all'anno per 3 anni, cioè 90.000, che si aggiungono ai posti ricoperti attualmente da personale precario che fanno superare largamente i 150.000 previsti".

"Credo dunque - conclude Bastico - che siano stati dati i numeri al lotto perché non è stata colta la scelta fondamentale che sta alla base della finanziaria per la scuola: le razionalizzazioni di un sistema così vasto e complesso sono possibili e doverose, ma intendiamo farle solamente in una prospettiva di innovazione e di riforma, in tempi medi (non meno di 3-5 anni). Su queste scelte e non su numeri infondati, si aprirà il confronto in Parlamento con tutte le forze politiche, confronto dal quale auspichiamo possano arrivare ulteriori contributi e rafforzamenti per la scuola".