Finanziamenti alle scuole sulla base dei risultati
E' la proposta della VII Commissione della Camera che ha dato parere favorevole agli articoli del "decreto semplificazioni" relativi alla scuola.
Via libera della Commissione Cultura della Camera agli articoli del “decreto semplificazioni” che dovrà essere convertito in legge dal Parlamento nelle prossime settimane.
I deputati della Commissione hanno espresso il proprio parere favorevole, con alcune condizioni e osservazioni che non intaccano però la sostanza del provvedimento.
Per quanto concerne la questione degli organici i deputati pongono la condizione che “si introduca nell'articolato una norma che precisi che l'organico da definire per l'anno scolastico 2012/2013 sia almeno quello già in vigore nell'anno scolastico in corso, 2011/2012, sia con riferimento a quello di diritto che a quello di fatto nonché comprensivo dei posti degli insegnanti di sostegno e degli insegnanti tecnico-pratici”
Sulla questione degli stanziamenti rivolti alle scuole viene sottolineata la necessità di prevedere un fondo di finanziamento unico per ciascuna istituzione scolastica comprensivo del fondo per il funzionamento e gli investimenti e del fondo per il personale.
Ma, sempre a proposito dei finanziamenti, la Commissione propone (anzi pone la condizione) che, per la loro erogazione, “si tenga conto dei risultati ottenuti”.
Per quanto concerne gli interventi in materia di edilizia scolastica previsti dall’articolo 53, tutti i deputati intervenuti nel dibattito si sono dichiarati d’accordo per un allentamento dei vincoli finanziari del patto di stabilità. Le regole attuali, infatti, creano parecchi vincoli a Regioni, province e Comuni che, pur potendo e volendo intervenire, devono però rispettare il patto di stabilità.
Per il resto la Commissione non ha formulato altri rilievi significativi.
Restano quindi intatte le disposizioni dell’art. 51 relative all’Invalsi e alla “obbligatorietà” delle prove periodiche.
Nessun accenno alle richieste avanzate dalla Flc-Cgil che vorrebbe la trasformazione delle Associazioni di scuole in enti di diritto pubblico con capacità di formulare pareri obbligatori su diverse materie (organici, dimensionamento, risorse finanziarie).