FAMILY DAY/ DOCENTI PRECARI CONTRO FIORONI: NON PARTECIPI
Pignatelli: "Sua adesione è contro principio laicità scuola"
Roma, 3 apr. (Apcom) - I Comitati degli insegnanti precari della scuola italiana non hanno gradito l'annuncio fatto nei giorni scorsi dal ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni di voler partecipare al 'Family day', in programma a piazza San Giovanni a Roma il 12 maggio prossimo.
"Deploriamo l'intenzione manifestata dall'onorevole Fioroni - ha detto Gianfranco Pignatelli, presidente nazionale dei Cip - di partecipare al Family day, sia perché promosso da organismi confessionali sia perché contraddice il principio della laicità delle istituzioni, tra cui vi è anche la scuola".
I rappresentanti dei docenti non di ruolo, che nella scuola quest'anno hanno raggiunto la quota record di 200 mila, anche ufficialmente riconosciuti da viale Trastevere, sostengono "la necessità che Fioroni sia il ministro della scuola di tutti e per tutti, di una scuola pubblica e pluralista per davvero".
Secondo i precari, che aderiscono allo sciopero del 16 aprile contro la politica governativa in materia d'istruzione e precariato, il ministro avrebbe mostrato invece del "narcisismo, fatto di quotidiane esternazioni tanto vacue quanto contraddittorie: a un anno dal cambio di maggioranza, al quale la scuola ha dato un contributo senza precedenti - conclude il leader dei Cip - nessuno degli impegni elettorali è stato onorato".
A proposito della sua volontà di partecipare al 'Family day', il ministro Fioroni aveva detto che l'iniziativa "è un manifesto per la famiglia e non è contro nessuno" e che "sulla base di questo manifesto, tutti possono partecipare a una manifestazione che intende riportare i riflettori sulla famiglia, riproducendo la stessa centralità che le affida la Costituzione per la quale il governo è impegnato con forti politiche di sostegno e di aiuto".