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Facciamo i conti. Aumenta la complessità e diminuiscono i finanziamenti

di Mario Piemontese

24/03/2013
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Il MOF (Miglioramento Offerta Formativa) è il fondo che raccoglie tutti i finanziamenti erogati dallo Stato alle Istituzioni Scolastiche per la retribuzione delle attività non obbligatorie svolte dai lavoratori della Scuola. Si tratta quindi di salario accessorio. La parte più consistente del MOF è data dal FIS (Fondo Istituzioni Scolastiche). Con il FIS vengono retribuite le attività straordinarie svolte sia dal personale docente che dal personale ATA. Tali attività non sono superflue, garantiscono infatti il funzionamento delle scuole. Fanno parte inoltre del MOF finanziamenti la cui destinazione è vincolata come per esempio quelli per le funzioni strumentali (personale docente), gli incarichi specifici (personale ATA), le ore eccedenti (personale docente), lo sviluppo della pratica sportiva (scuole secondarie), le aree a rischio e a forte processo immigratorio.

Per effetto dell’ipotesi di CCNL del 12 dicembre, sottoscritta definitivamente il 13 marzo dall’ARAN e da CISL, UIL, SNALS e GILDA, dell’intesa del 30 gennaio, sottoscritta dal MIUR e dalla medesime OO.SS., e della Legge di Stabilità 2013, rispetto all’a.s. 2011/2012 il finanziamento complessivo del MOF, pari a circa 1.432 milioni, sarà ridotto del 35,51% nell’a.s. 2012/2013 e del 31,32% nell’a.s. 2013/2014. A regime del 25%. Se si fa riferimento solo al FIS, pari a circa 1.114 milioni nell’a.s. 2011/2012, le riduzioni saranno rispettivamente del 38,19% e del 31,57%. A regime sempre del 25% circa.

Il taglio relativo all’a.f. 2012 è stato caricato interamente sull’a.s. 2012/2013, mentre il taglio previsto per l’a.f. 2013 non è stato caricato in proporzione tra l’a.s. 2012/2013 (8/12) e l’a.s. 2013/2014 (4/12), ma 50 milioni circa di taglio sono stati scaricati dall’anno scolastico in corso e caricati sul prossimo. Per questi motivi ci sono evidenti differenze tra la riduzione prevista per l’anno scolastico in corso, il prossimo e quelli successivi.

Nell’anno scolastico in corso il FIS delle singole scuole del primo ciclo (infanzia, primaria e secondaria di primo grado) subirà una riduzione circa del 42%, mentre per le scuole del secondo ciclo (secondarie di secondo grado) la riduzione sarà del 25% circa.
Il finanziamento per i corsi di recupero, previsto solo per le scuole superiori, non è stato ridotto e costituisce più della metà dell’intero FIS. Questo giustifica la differenza tra il taglio subito dalle scuole del primo ciclo e quello subito dalle scuole del secondo.

Il finanziamento per le funzioni strumentali nelle scuole “complesse” (Istituti Comprensivi e Istituti di Istruzione Superiore) sarà ridotto del 30% circa, mentre nelle altre del 28% circa. La differenza è dovuta al dimensionamento che ha prodotto come effetto combinato la riduzione del numero di istituzioni scolastiche ( da 10.283 a 9.025) e l’aumento del numero di istituzioni scolastiche “complesse” (da 7.194 a 7.964). Paradossalmente mentre aumenta la complessità diminuiscono i finanziamenti. Questo non vale solo per le funzioni strumentali, ma in generale per l’intero MOF.

Il finanziamento per gli incarichi specifici sarà ridotto in tutte le scuole del 31%, non ci sono differenze tra scuola e scuola perché il calcolo non dipende dalla complessità della scuola.
Il finanziamento per lo sviluppo della pratica sportiva nelle scuole secondarie sarà ridotto del 32% circa.
Il finanziamento per le ore eccedenti dei docenti non sarà ridotto. Di fatto però il finanziamento seppur non ridotto continua a essere insufficiente a garantire il funzionamento delle scuole.

Un discorso a parte va fatto in relazione al finanziamento per le aree a rischio e a forte processo immigratorio. Da più di 10 anni tale finanziamento ammonta a 52,2 milioni circa. Nonostante il numero di alunni e studenti immigrati sia aumentato, per esempio tra il 2001 e il 2008 del 283%, il finanziamento non è mai aumentato. A regime la riduzione per le aree a rischio e a forte processo immigratorio sarà di 13,75 milioni, cioè circa del 26,34%. Per l’anno scolastico in corso il taglio sarà di 10,14 milioni, cioè del 19,42%. L’intesa del 30 gennaio ha infatti previsto che il taglio relativo all’a.f. 2013 debba essere caricato interamente sull’a.s. 2013/2014. Il prossimo anno scolastico la riduzione sarà quindi di 22,47 milioni, cioè del 43%.

La riduzione del finanziamento del MOF è indice di un’idea che punta al continuo impoverimento della Scuola Statale, già messo in atto negli scorsi anni attraverso la riduzione sia del numero di posti di lavoro che del finanziamento per il funzionamento delle scuole, senza trascurare il fatto che tale riduzione produce effetti estremamente negativi sul salario di lavoratori che da più di 5 anni sono in attesa del rinnovo del contratto.

A fronte di tutto questo il Governo Monti ha definitivamente approvato negli scorsi giorni il regolamento per il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV). È dunque così difficile, senza ricorrere a sofisticate e alquanto inutili e discutibili procedure, stabilire che fine farà nei prossimi anni la Scuola nel nostro Paese? Dubito fortemente.

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da vivalascuola


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