Exodus precarius
di Pippo Frisone
Conclusa (o quasi) la fase zero delle assunzioni, siamo oramai nel pieno della fase A con l’ individua degli aventi diritto dai concorsi e dalle Gae entro il 7 agosto, scorrimenti permettendo. A cavallo di ferragosto verranno portati a termine gli utilizzi e le assegnazioni provvisorie dei docenti già di ruolo. Subito dopo verrà data la sede provvisoria ai neoassunti nelle fasi zero e a). Seguiranno la fase b) entro 15 settembre e la fase c) a novembre.
Nel frattempo e fino al 14 agosto, quanti resteranno fuori dai primi due turni di nomina, avranno la possibilità di partecipare al piano straordinario di assunzione nelle 100 province nell’ordine di priorità prescelte. Due le fasi, quella b) sui posti dell’organico di diritto rimasti vacanti e disponibili, cui farà seguito la fase c) sui 52mila posti dell’organico potenziato.
Facoltà, non obbligo. E’ questo il dilemma che in queste ore sta lacerando migliaia e migliaia di precari dal nord al sud della penisola. Chi non farà la domanda per partecipare a queste due fasi nazionali (b-c) in teoria dovrebbe rimanere nelle rispettive graduatorie, mentre quanti rifiuteranno una nomina dalle fasi nazionali (b-c) verranno espunti per sempre dalle rispettive graduatorie.
Mentre chi non fa domanda se inserito nelle GAE rimarrà fino alla loro soppressione, gli idonei nei concorsi ordinari del 2012 resteranno in vita fino al nuovo concorso, oramai alle porte.
Il numero totale delle posizioni presenti nelle GAE all’inizio dell’anno ammontavano a 125.700 a livello nazionale. A Milano risultavano inseriti 1908 posizioni nell’Infanzia, 1014 nella primaria e 9.310 nella secondaria. Gli aspiranti effettivi al netto dei doppi inserimenti , Infanzia-Primaria e Media-Superiore ) risultavano all’incirca 6mila.
Mentre per Infanzia e primaria, in assenza di graduatorie concorsuali in quanto esaurite, tutti i 970 posti sono andati alle GAE , nella secondaria la situazione è risultata più articolata per la presenza di graduatorie concorsuali vecchie e nuove. Tuttavia ben 15 graduatorie concorsuali, di cui 8 di strumento musicale, risultavano esaurite o assenti nella scuola media e 8 graduatorie GAE di cui 5 di strumento erano già esaurite .
Nelle superiori, addirittura, le graduatorie concorsuali esaurite/assenti erano 42 di cui 17 riferite agli ITP. Mentre 21 graduatorie GAE risultavano esaurite di cui 11 tra gli ITP.
E’ soprattutto in questo segmento di scuola che presenta anche situazioni di esubero (199 docenti, dislocati soprattutto tra gli ITP ) che si porrà il dilemma del partire o restare.
Eccezion fatta per il sostegno che lascia sul campo circa 1500 posti per mancanza di specialisti, e alcune graduatorie esaurite con oltre 500 posti comuni della secondaria di 1 e 2 grado rimasti scoperti, per i 3000 aspiranti rimasti senza convocazione, la tentazione dell’ultima chance è molto forte. Fare la domanda on line entro il 14 agosto vorrà dire partecipare sui posti residui in organico di diritto e al terno al lotto della distribuzione dei 52mila posti del potenziato su scala nazionale, tra le varie regioni e province e nella secondaria tra le oltre 140 e passa classi di concorso.
L’80% nelle GAE sono donne , di età media attorno ai 40 anni, di provenienza prevalentemente meridionale.
Molti sceglieranno questa opzione anche per ottenere un riavvicinamento alla famiglia d’origine.
Altri, invece, hanno oramai fatto una scelta definitiva, spostandosi da precari al di fuori della provincia d’origine, a volte formandosi una nuova famiglia, resisteranno e non compileranno la domanda. Sicuramente questi ultimi sono una fetta minoritaria che spera di entrare in ruolo nella stessa provincia in cui risulta incluso, fino alla totale soppressione delle Gae.
L’esodo ci sarà anche a Milano ma saranno, ancora una volta, più i precari che chiederanno di entrare di quelli che sceglieranno di uscire.
1.500 posti di sostegno vacanti e almeno 500 posti comuni in organico di diritto sono una preda molto ghiotta nella fase b) nazionale, cui si aggiungeranno nella fase c) i posti dell’organico potenziato. E’ un esodo forzato quindi precario, più fonte di contenzioso che risolutivo dei problemi. E’ in fondo lo specchio riflesso della Brutta Scuola, autoritaria, senz’anima e proprio per questo senza futuro.