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epubblica-Napoli-Scuola, assunzioni per 3571 prof

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12/07/2005
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la Repubblica

I PROBLEMI DEL LAVORO
Entro luglio una quota di docenti precari sale definitivamente in cattedra negli istituti di ogni ordine e grado della Campania
Scuola, assunzioni per 3571 prof
I sindacati: "Coprono solo la metà dei posti disponibili"
Cgil e Gilda: "Con questi numeri non si garantisce neppure la legge Moratti"
Scarsa la disponibilità per le lingue straniere, meglio per Lettere, Storia e Matematica
BIANCA DE FAZIO


Per 3.571 precari della scuola, in Campania, è tempo di assunzione definitiva. Un contratto vero, non ad orologeria. Un contratto da firmare entro la fine di luglio, e che li vedrà in cattedra, nelle scuole di ogni ordine e grado, fin dal primo settembre. È il contingente campano delle 35 mila immissioni in ruolo nazionali decise dal Consiglio dei ministri (e ieri pomeriggio è stato emanato l'apposito decreto) dopo un lungo braccio di ferro tra i due dicasteri dell'Istruzione e del Tesoro. Saranno 2.176 i nuovi insegnanti a Napoli, 532 a Salerno, 537 a Caserta, 203 ad Avellino, 123 a Benevento. Maestri e professori che verranno chiamati da due diverse graduatorie: il 50 per cento da quella dei vincitori di concorso, l'altra metà dalla graduatoria permanente (quella per la scuola primaria è stata pubblicata ieri, a Napoli, mentre le altre arriveranno a giorni) dei precari più o meno storici.
L'infornata maggiore riguarda i docenti delle scuole superiori: 879 in tutta la Campania. Seguita da quella per la scuola dell'infanzia (743), e poi dai prof delle medie (704), dai maestri di scuole elementari (663), dagli insegnanti di sostegno (575 tra i vari ordini di scuole), ed infine dagli educatori (7). Numeri che cambieranno la vita di migliaia di famiglie, eppure queste assunzioni copriranno poco più della metà (il 54,02%) dei posti attualmente disponibili negli organici di diritto. Tutto il resto continuerà ad alimentare speranze e attese dei precari di casa nostra e darà loro da lavorare a tempo determinato, per qualche mese e poi benservito.
Assunzioni imminenti anche per il personale Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari), ma qui la percentuale di copertura dei posti disponibili si abbassa notevolmente: in Campania saranno 479 i nuovi assunti (5.000 in Italia), sì e no un quarto delle esigenze reali (e bisognerà ricorrere ancora a servizi forniti da esterni). Ma tant'è. Le cifre non soddisfano i sindacati. E se la Gilda ricorda che "il governo aveva annunciato 200 mila assunzioni" e che solo "nello scorso anno scolastico hanno lavorato con contratto a termine 130.000 precari", la Cgil scuola rincara la dose: "Con questi numeri non si riesce a garantire neppure la riforma Moratti, che già aveva una visione più "essenziale", per non dire striminzita, della scuola", afferma Francesco Buccino, segretario regionale del sindacato. "Non facciamoci ingannare dai numeri: è vero che verranno coperti il 54 per cento dei posti disponibili, ma questi posti sono già calcolati applicando tagli su tagli, riempiendo le classi di alunni, cancellando il tempo pieno e il prolungato. Siamo ben lontani, insomma, dalle esigenze effettive per una scuola di qualità".
Poche chances, bisogna dirlo, per i precari di discipline sacrificate dalla Moratti: in testa a tutte Educazione tecnica alle scuole medie, ribattezzata Tecnologie, che dato il drastico taglio di ore di lezione vedrà conferire nomine davvero col contagocce (per evitare situazioni di docenti in soprannumero nei prossimi anni). Ma persino per le lingue straniere c'è speranza per pochi: a Napoli, ad esempio, i posti disponibili alle scuole medie per il francese sono 15, sono 16 per l'inglese, 1 solo per il tedesco. Sembra contraddittorio rispetto all'introduzione della seconda lingua straniera obbligatoria, alle medie, ma non lo è se si considera che le ore di lezione, per la prima come per la seconda lingua, sono state fortemente ridotte.
Appena un po' di respiro in più per i precari di alcune discipline delle superiori: sempre a Napoli sono disponibili, ad esempio, 32 cattedre di Storia e filosofia, 15 di Fisica, 40 di Matematica, 39 di Matematica e fisica, 103 di Lettere e latino nei licei e negli ex istituti magistrali, appena 19 di Latino e Greco, 45 di Inglese, solo 9 di Francese. E val la pena ricordare che solo il 54 per cento di questi posti disponibili verranno assegnati ai nuovi assunti. Sulle altre cattedre vacanti continuerà il valzer dei precari. Chiamati a ballare anche, ormai, sulle note dell'imminente riforma delle superiori che partirà, a settembre, solo in via sperimentale con ulteriori variazioni orarie e modifiche all'organizzazione didattica.


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