Enti di ricerca, protesta dei precari a Montecitorio

LA MANIFESTAZIONE

ROMA Presidio della ricerca pubblica a Montecitorio. Questa mattina si svolgerà una manifestazione a piazza Montecitorio per chiedere al Parlamento di affrontare e risolvere l'emergenza dei precari degli enti di ricerca «solo marginalmente toccati dai decreti legge attualmente in discussione». Lo annunciano, in un comunicato unitario, Domenico Pantaleo, Giuseppe De Biase e Alberto Civica, rispettivamente segretari generali di FLC Cgil, CISL Fir e UIL Rua. Per i leader sindacali «serve una decisa inversione di tendenza perché le norme previste non solo porteranno poche decine di assunzioni in un settore che conta oltre 12.000 precari a fronte di circa 18.000 dipendenti, ma se non corrette rischiano di avere l'effetto opposto: il licenziamento dei precari stessi. Occorre perciò migliorare il decreto e garantire la proroga dei contratti di tutti i precari fino a quando non sarà possibile fare vere assunzioni».
 

LA CRISI

«I problemi reali sono questi e serve un governo in grado di affrontarli senza incertezze», dichiarano i sindacalisti, sottolineando che «l'Italia è in crisi più degli altri paesi perché per anni ha pensato che fosse sostenibile uno sviluppo senza ricerca. Oggi i fatti dimostrano che proprio gli stati che hanno investito davvero in ricerca di base e applicata sono nelle migliori condizioni e pagano anche salari più alti a tutti i lavoratori». La ricerca pubblica «anche a fronte della cronica debolezza di quella privata - aggiungono - diventa ancora più essenziale. Già oggi esistono le condizioni per stabilizzare i precari attuali e avviare un reclutamento ciclico che apra ai giovani visto il numero risibile di ricercatori in rapporto agli occupati del nostro paese». La politica, ammoniscono i sindacati, «pensi ai problemi veri».
L. Fan.