Dura presa di posizione della Cgil-scuola nei confronti del ministro
Motivo della critica il ritardo dei pagamenti dei supplenti
Ci aveva sorpreso la risposta ad una interrogazione parlamentare del ministro Giannini a proposito del ritardo nel pagamento dei supplenti, imputabile, a suo dire, alle segreterie delle scuole.
Anche la Cgil-scuola era rimasta sorpresa per quella risposta, ma non ha concesso sconti al ministro con una presa di posizione dai toni molto critici.
“Apprendiamo che il Ministro Giannini rispondendo ad una interpellanza parlamentare sui cronici ritardi che si registrano nel pagare i supplenti, non ha trovato di meglio che chiamare in causa gli errori delle scuole – dichiara il sindacato di Mimmo Pantaleo.
I motivi veri sono i seguenti: mancano - “cronicamente” - i fondi che vengono accreditati in ritardo alle scuole, il sistema informatico fa acqua da tutte le parti, il MIUR deve mendicare i fondi di volta in volta al MEF.
Cosa c’entrano le scuole? Se fosse vero quanto dice il Ministro a doversi lamentare dovrebbero essere solo le scuole “che sbagliano”. Ma quando sono tutte le scuole italiane a denunciare questo fenomeno, davvero si può sostenere questa stravaganza? Recentemente il personale di segreteria ha lavorato di sabato e di domenica pur di garantire il regolare svolgimento degli esami di Stato dopo che il SIDI era rimasto bloccato per diversi giorni: basta leggere i diversi comunicati del Sistema Informativo del MIUR che a più riprese cercava di rassicurare le scuole con messaggi del tipo “Scusate il disagio, stiamo lavorando per voi”. Tutto ciò in uno dei periodi più caldi per gli adempimenti delle segreterie scolastiche.
Dopo avere chiarito la reale situazione delle segreterie, smentendo di fatto il ministro, l’Flcgil incalza: “Da tempo un tavolo tecnico istituito presso il Dipartimento delle risorse umane del MIUR, a seguito di una proclamazione dello stato di agitazione della FLC all’inizio del presente anno scolastico, ha individuato con le organizzazioni sindacali la soluzione: liquidazione diretta da parte del MEF, feedback tra dati immessi e risorse disponibili quasi immediato, lettura dei pagamenti sospesi nel giro di una giornata, emissione settimanale, visualizzazione costante dei dati da parte delle singole scuole su ogni contratto.
Si lascino in pace le scuole, dunque, e anzi le si ringrazino per le mille fatiche aggiuntive che devono fare per sopperire alle insufficienze di MIUR e MEF, e si riattivi il tavolo tecnico dando corso a quanto congiuntamente elaborato”.
La conclusione del sindacato è molto pesante, sia nei confronti del ministero che dello stesso ministro Giannini: La verità è che il MIUR non garantisce più il governo del sistema d'istruzione e formazione nel nostro Paese e non si può pensare di risolvere i problemi scaricando su altri le proprie responsabilità.
Il Ministro Giannini si informi meglio prima di dire colossali sciocchezze.