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"Docenti inidonei: mobilità o licenziamento?"

"Docenti inidonei: mobilità o licenziamento?" Da Coordinamento nazionale bibliotecari scolastici La Finanziaria 2003 con l'art. 35 (Misure di razionalizzazione i...

15/11/2003
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"Docenti inidonei: mobilità o licenziamento?"
Da Coordinamento nazionale bibliotecari scolastici

La Finanziaria 2003 con l'art. 35 (Misure di razionalizzazione in materia di organizzazione scolastica) ha stabilito la messa in mobilità dei docenti fuori ruolo per motivi di salute e utilizzati in altri compiti, nelle scuole, in prevalenza nella gestione delle biblioteche scolastiche, o negli uffici amministrativi del ministero dell'Istruzione. Questo personale, sottoposto periodicamente a visite mediche di controllo che ne accerta la perdurante inidoneità a svolgere la funzione docente, sempre secondo le nuove disposizioni di quella finanziaria, può essere mantenuto in servizio per un periodo massimo di cinque anni, entro i quali dovrà chiedere di transitare in altri ruoli dell' amministrazione scolastica o di altra amministrazione statale o Ente pubblico, pena la risoluzione del rapporto di lavoro.
In Luglio è stato firmato il Contratto Scuola e i sindacati firmatari hanno apposto a verbale la seguente dichiarazione:
""CGIL-Scuola, CISL-Scuola, UIL-Scuola e Snals-Confsal nel corso della trattativa hanno ripetutamente richiesto e formulato proposte per individuare soluzioni volte a tutelare il personale docente ed ATA dichiarato inidoneo alla propria funzione per motivi di salute, fortemente penalizzato dall'intervento dell'art. 35 della legge 289/2002.
Le OO.SS. firmatarie del presente contratto, esprimono il più forte dissenso per il mancato accoglimento delle proposte formulate e peraltro già convenute nell'intesa con il MIUR il 15 aprile 2003.
CGIL-Scuola, CISL-Scuola, UIL-Scuola e Snals-Confsal dichiarano che sono necessarie soluzioni per superare la discriminazione ora esistente nei confronti del personale docente e Ata dichiarato inidoneo.
Rivendicano che in sede di contrattazione decentrata nazionale vengano garantiti gli stessi diritti a tutto il personale dichiarato inidoneo. "
Intanto, sempre in luglio, una nota del MIUR (un po' fantasma, per la verità, visto che in molte regioni non è circolata) invita i docenti inidonei a cercare autonomamente un altro posto di lavoro, autorizzando le Direzioni Regionali a concedere senz'altro il beneplacito (rif. nota prot. n. DGPSA/UFF.VII/2599 dell'11/07/03).
Il 31 luglio esce, in attuazione della Finanziaria, il DPR "Autorizzazione alle assunzioni di personale nelle pubbliche amministrazioni" che indica il numero di dipendenti ( di qualunque livello e inquadramento) che le pubbliche amministrazioni (Ministeri) potranno assumere: 1366! Sono le amministrazioni dove tali docenti dovrebbero cercarsi un posto entro il 2007: come cercare un ago in un pagliaio.
Non basta: il 12 Settembre escono, sempre in attuazione di quanto disposto dalla Finanziaria, i Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri che stabiliscono quantità e criteri per l'assunzione di personale nelle restanti amministrazioni pubbliche, e cioè Regioni, Province, Comuni e le ASL, enti presso i quali, oltre ai precedenti, i docenti inidonei possono "mobilitarsi". Ebbene gli enti in questione possono assumere un numero di dipendenti corrispondente al 50% di quello andato in pensione!
Ma questo è niente in confronto alle ultime notizie apprese circa l'incontro MIUR-Sindacati del 5 novembre: il Ministero della Funzione Pubblica ha negato la possibilità che ai docenti in questione siano applicate le procedure di mobilità previste dagli articoli 33 e 34 del decreto legislativo n. 165/2001, in quanto la mobilità da un compartimento a un altro della pubblica amministrazione può essere invocata solo se si tratta di personale in esubero, fattispecie che non ricorre nel caso dei docenti presi di mira dalla finanziaria. La cosa, già allarmante di per sé, è aggravata dal fatto che il carteggio MIUR- Funzione Pubblica risale ad aprile (e spiega così la circolare fantasma di luglio) ma solo ora il Ministero ne ha dato notizia ai sindacati.
Come risposta all'emanazione di queste disposizioni, che interferiscono pesantemente nei regolari contratti di lavoro di più di 6000 dipendenti pubblici, si è costituito il Coordinamento nazionale bibliotecari scolastici -CONBS- che ha formulato precise proposte riguardo alla sistemazione dei docenti inidonei e alla istituzione di figure professionali di sostegno alla didattica (es.Docente bibliotecario); proposte che sono state fatte proprie dai sindacati presenti al tavolo delle trattative contrattuali con il Ministero dell'Istruzione.
In questo anno di di applicazione della legge Finanziaria, il CONBS ha indetto un Congresso nazionale e ha deciso di produrre ricorsi alla magistratura in ogni contesto sia possibile. I suoi aderenti hanno già prodotto ricorso al TAR del Lazio e stanno attivando ricorsi al Giudice del Lavoro in varie province. Inoltre hanno inviato una petizione al Parlamento Europeo, mentre continuano la campagna di sensibilizzazione dell'opinione pubblica, scarsamente informata su questo problema.

CONBS
Coordinamento nazionale bibliotecari scolastici

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