Dl Irpef, giallo sui tagli all’università. Gli studenti: “Fondo ridotto di 30 milioni”
ll coordinamento Link e l'Associazione dottori di ricerca italiani denunciano "l’ennesima riduzione di risorse". Ma dal governo non ci sono conferme. E Giovanni Puglisi, vicepresidente della Conferenza dei rettori, dice a ilfattoquotidiano.it: "Sarebbe un problema, ma vista la situazione non lo riterrei osceno"
Il giorno dopo il varo del decreto per il bonus Irpef, spunta un giallo su presunte sforbiciate ai fondi per l’università. A lanciare l’allarme sono il coordinamento universitario Link e l’Associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani (Adi), che in un comunicato denunciano “l’ennesima riduzione di risorse da destinare a università ed enti di ricerca”: all’articolo 50 comma 6 del Dl sarebbe infatti previsto un taglio al Fondo di finanziamento ordinario delle università (Ffo) – che ammonta complessivamente a circa 6,8 miliardi – di 30 milioni per il 2014 e 45 l’anno a partire dal 2015. Segnale, secondo la rete erede dell’Onda (il movimento studentesco nato nel 2008 in opposizione al taglio dell’Ffo deciso dall’ultimo governo Berlusconi), di una “chiara volontà politica di affossare definitivamente il sistema dell’Università e della Ricerca pubblica”, ignorando “le recenti raccomandazioni del Consiglio universitario nazionale (Cun) per un piano di reclutamento straordinario necessario a mettere in sicurezza il sistema della ricerca”.
Numeri che non trovano però conferme ufficiali. In un’intervista a L’Unità il ministro dell’Istruzione, università e ricerca, Stefania Giannini, dice anzi di essere “soddisfatta” perché “per una volta da tanto tempo non ci sono stati i tagli lineari” e “non è avvenuto” quello che “aveva destato apprensione” alla vigilia, cioè il taglio del Fondo per il finanziamento degli enti e istituzioni di ricerca (Foe). Giovanni Puglisi, vicepresidente della Conferenza dei rettori (Crui), raggiunto da ilfattoquotidiano.it spiega di aver “visto un testo” – probabilmente una bozza del Dl – che conteneva un taglio “di 30 o 40 milioni quest’anno e 50-55 milioni dal prossimo”. Notizia che, comunque, non lo ha fatto scomporre: “Da cittadino posso dire che, se fosse confermato, non lo riterrei osceno, considerato che il Fondo vale 7 miliardi e soprattutto tenendo conto della situazione del Paese”. Ciò non toglie che “sarebbe un problema, perché il sistema delle università è già in sofferenza e ha subito, in passato, parecchie decurtazioni di risorse”.
Link e Adi, invece, sono già pronti a scendere in piazza: “Laddove questi tagli dovessero essere confermati”, avvertono, “studenti, dottorandi e ricercatori precari saranno pronti ad una mobilitazione generale in tutti gli atenei e negli enti di ricerca del paese”.