DIS-COLL: precari, a quelli della ricerca niente ammortizzatori sociali
di Marco Viola.
UniNews24.it
Roma - Poco meno di 9000 firme, poco meno di 3000 mail inviate a tutti i parlamentari. Non è servito a niente: la Commissione Bilancio della Camera non ha nemmeno vagliato la proposta di ADI e FLC: l'estensione della DIS-COLL - ammortizzatore sociale destinato ai precari - a dottorandi e borsisti di ricerca. Peggio ancora: ha bocciato l'emendamento della Commissione Lavoro, che l'avrebbe estesa agli assegnisti di ricerca. Precari della ricerca a bocca asciutta.
Proprio mentre negli atenei italiani si sta tenendo la maratona proposta dall'ADI assieme alla FLC-CGIL, pesa come un macigno la notizia che la Commissione Bilancio ha espunto dal testo della Legge di Stabilità l'estensione ai ricercatori precari della DIS-COLL (un'indennità introdotta ad Aprile dal Jobs-Act appositamente per tutelare i lavoratori precari).
Le battaglie dell'ADI, coadiuvata dalla FLC-CGIL, sembravano in parte arrivate a buon fine quando, la scorsa settimana, la Commissione Lavoro aveva esteso l'ammortizzatore sociale agli assegnisti di ricerca - dopo un primo anno in cui rimanevano una delle poche categorie escluse.
"Esprimiamo indignazione per una maggioranza caotica e incapace di esprimere un'idea di governo. Registriamo l'atteggiamento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, grandi assenti di questa battaglia e completamente disinteressati alle sorti di decine di migliaia di giovani ricercatori" tuonano ADI e FLC-CGIL, solidali con le decine di migliaia di ricercatori precari sulle cui spalle grava il futuro della ricerca e dell'università italiane.
Un'indignazione a cui presto si aggiuge l'empatia della Rete della Conoscenza, che per bocca del suo portavoce Riccardo Laterza punta il dito contro la maggioranza: “L’esclusione dei precari della ricerca dagli ammortizzatori sociali rappresenta l’ennesima iniquità da parte del Governo Renzi in materia di welfare, aggravata dall’esplicità negazione della dignità lavorativa delle migliaia di giovani che portano avanti la ricerca nel nostro Paese".
Nonostante questo, ADI e FLC-CGIL non si perdono d'animo, e riaffermano la volontò di continuare la propria maratona: "in questi giorni siamo presenti in molte città d’Italia - Bari, Catanzaro, Lecce, Milano, Padova, Pavia, Pisa, Reggio Calabria, Roma, Sassari, Torino - con dei banchetti presso cui sarà possibile compilare la domanda DIS-COLL con l'assistenza dei delegati dell'INCA CGIL" dichiara il Segretario Bonatesta. "Invitiamo tutti i colleghi assegnisti, dottorandi e borsisti il cui contratto è arrivato a scadenza senza essere rinnovato nel corso del 2015 a fare domanda e, quando sarà respinta dall’INPS, a procedere con il ricorso amministrativo. Là dove fallisce la politica, interverrà la tutela della giustizia".
E infine, promette: "La battaglia non si ferma: prossimo appuntamento in Piazza Montecitorio il 18 dicembrek, alle ore 14.00, con la mobilitazione promossa da FLC CGIL, ADI, LINK, CRNSU e Rete29Aprile. Non ci rassegneremo alla miopia del governo: useremo tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione per garantire questo legittimo diritto a tutti i ricercatori".