Dimensionamento, le Regioni chiedono 3 anni di tempo
Le Regioni, riunite il 27 ottobre scorso nella Conferenza delle Regioni, hanno approvato un documento sul ridimensionamento della rete scolastica previsto dalla legge 111 di ques’estate con il quale chiedono al Miur tre modifiche di attuazione.
Le Regioni, riunite il 27 ottobre scorso nella Conferenza delle Regioni, hanno approvato un documento sul ridimensionamento della rete scolastica previsto dalla legge 111 di ques’estate con il quale chiedono al Miur tre modifiche di attuazione.
Le Regioni chiedono in via preliminare che il parametro numerico relativo al dimensionamento (1000 alunni e 500 alunni per comuni montani, piccole isole o con specificità linguistica) venga inteso come media regionale e non applicato al singolo istituto comprensivo. Sulla base della nota ministeriale del mese scorso sembra che la richiesta possa essere accolta.
Chiedono anche di soprassedere alla costituzione generalizzata di istituti comprensivi, confermando le direzioni didattiche e le sedi principali di scuola secondaria di I grado che attualmente sono già dimensionate secondo i nuovi parametri (mille alunni in via ordinaria e 500 per comuni montani, piccole isole o con specificità linguistica. Anche questa richiesta appare logica e potrebbe portare ad una intesa con il Miur.
Infine la Conferenza delle Regioni ha chiesto al Miur che il piano di dimensionamento venga realizzato nell’arco del triennio 2012-2015.
Questa ultima richiesta è la più difficile da accogliere, perché sulla riduzione di spesa prevista dalla norma finanziaria, il ministero dell’economia e finanze ha fatto affidamento per un incasso sicuro entro il 2011.