Denaro-Supplenze azzerate, allarme a Napoli
Supplenze azzerate, allarme a Napoli Gli interessati sono un migliaio. Mucciolo: Il Governo smantella l'istruzione IL FATTO Una sentenza del Tar del Lazio mette in allarme i supplenti di tutta ...
Supplenze azzerate, allarme a Napoli
Gli interessati sono un migliaio. Mucciolo: Il Governo smantella l'istruzione
IL FATTO
Una sentenza del Tar del Lazio mette in allarme i supplenti di tutta Italia. Incertezza anche in Campania dove il problema del precariato scolastico è particolarmente avvertito e dove sono poco meno di un migliaio gli interessati alla sentenza. Secondo i sindacati che hanno immediatamente chiesto chiarimenti al ministero sul verdetto dei giudici (che ha sospeso la circolare del 14 giugno con cui ai docenti abilitati Ssis - Scuole di specializzazione insegnanti secondari - si riconoscevano le ore lavorate durante il corso). In Campani sono già pronte le prossime selezioni, programmate per settembre.
di Brando del Duca
Cgil-Cisl e Uil hanno deciso di chiedere un incontro urgente al ministro dell''Istruzione a proposito della graduatoria permanente delle supplenze, "azzerata" dalla sentenza del Tar del Lazio che ha sospeso la circolare del ministero del 14 giugno scorso con cui ai docenti abilitati Ssis si riconoscevano le ore lavorate durante il corso abilitante. "Lo scopo dell''incontro - afferma Enrico Panini, segretario generale Cgil Scuola- è chiedere al ministro quali saranno gli effetti e quale l'applicazione della sentenza del Tar del Lazio". La richiesta sarà formalizzata nelle prossime ore. Una risposta potrebbe arrivare già stasera. I posti da riassegnare sono ora circa 40mila, di cui poco meno di un migliaio in Campania Secondo Panini a sospensione e il conseguente azzeramento delle graduatorie permanenti dei supplenti "si poteva evitare -. Questo governo - dice Panini - sta determinando una crescente inefficienza nella direzione della struttura amministrativa, e questo è inaccettabile. La sentenza del Tar - dice ancora la Cgil - è molto pesante nel giudizio che esprime sull'operato del ministero su una materia, la formazione delle graduatorie permanenti, per la quale il ministero non solo ha già perso altre cause ma ora è censurato per come applica le sentenze dei tribunali". "Avevamo chiesto - conclude Panini- interventi urgenti di verifica delle graduatorie anche dopo la sospensiva del Tar Umbria, ma il ministero non ha voluto sentire ragioni e ora, a pochi giorni dall''avvio dell''anno scolastico, bisogna rifare tutto".
Attacchi alla politica scolastica del Governo arrivano anche da Gennaro Mucciolo, vice presidente del Consiglio regionale della Campania. "Il governo continua nella sua cinica azione di smantellamento della scuola pubblica - afferma Mucciolo. - All'inizio del mese fu reso noto il risultato di uno studio di un istituto incaricato dalla Moratti che individuava altre 2000 scuole 'improduttive' in Italia, di cui 206 in Campania. Il disegno scellerato di eliminazione di queste scuole sconvolgerebbe l'intero sistema educativo della nostra regione con disagi enormi per alunni, famiglie, insegnanti". "A quel punto - aggiunge -, ci fu una levata di scudi generale contro: sindacati, insegnanti, forze politiche, istituzioni con in testa la Regione Campania". Infine, quella che il vice presidente del Consiglio regionale considera come la "ultima chicca: la circolare del dicastero della Pubblica istruzione che non concede alcuna deroga per il sostegno in Campania, per cui oltre 3000 insegnanti resterebbero a casa. Se a questo aggiungiamo che il ministro non vara il piano di investimenti (é penoso il balletto Moratti-Tremonti...), tarda a immettere personale in ruolo, di fatto taglia gli organici di docenti e non docenti non c'é da stare tranquilli".
"Dopo più di un anno dall' insediamento, appare evidente che il vero ministro dell'istruzione non è Moratti, ma Tremonti". E' quanto afferma in una nota il Gilda di Napoli contestando le scelte in materia di politica scolastica effettuate dal Ministro. "Tremonti - afferma il sindacato - ha imposto alla Moratti una politica selvaggia di risparmi e tagli di risorse, mentre per i buoni scuola, i finanziamenti alle private, nonché per gli incrementi al finanziamento dei partiti e agli stipendi dei parlamentari le risorse ci sono eccome". Secondo il Gilda le conseguenze di tali scelte saranno l'abbassamento dei livelli occupazionali nel comparto scuola e la condanna alla precarietà a vita dei docenti a tempo determinato.