Dazebao.org: Scuola nel caos. La Gelmini, arrogante, rifiuta di incontrare i precari. Tagli al personale
Dure critiche dalla Flc- Cgil. Bersani (Pd) denuncia gli “atteggiamenti antidemocratici” del ministro. Federconsumatori:fuori luogo la visione rosea data dal governo
di Anna Ferrigno
ROMA - I portoni delle scuole italiane si apriranno quest'anno all'insegna di una lunga scia di polemiche e tagli al personale. Oggi il ministro Mariastella Gelmini ha illustrato alla stampa le novità di quest'anno scolastico come la bocciatura se si superano i 50 giorni di assenza e l'aggiunta di più ore di matematica, fisica e scienze, decurtate solamente qualche mese fa.
Ma è sul campo della precarietà che il Ministro ha, per così dire, dato i numeri. “Nel 2009/2010 i tagli erano stati di 42 mila posti. Nel 2010/2011 il taglio è di 25,6 mila posti. Per l'anno passato il taglio di 42mila posti si è ridotto a 10 mila posti per 32 mila pensionamenti” ha detto. Per quest'anno, dunque, grazie ai pensionamenti il taglio sarà di soli 2 mila posti. Annuncia poi un nuovo bando per l'assunzione di 3 mila presidi. In sostanza ci sono 10 mila e passa professori senza rinnovo del contratto e molti di quelli che a settembre rientreranno in possesso delle loro cattedre, più che il Governo dovranno ringraziare l'età anagrafica, perché se non ci fossero stati i pensionamenti i tagli sarebbero stati più alti. Di fronte questa mole di precari la Gelmini ha chiesto di non fare “strumentalizzazione”.
Continua e parla di alcune scelte adottate per “ammorbidire la finanziaria” come il decreto salva precari. “Duecento mila precari sono il frutto di decenni di politica in cui si sono distribuiti posti che la scuola non era in grado di assorbire. Se si vuole far passare l'idea che 200 mila precari sono frutto della Finanziaria e dell'azione del governo Berlusconi, allora non sono disponibile. Non sono disponibile a prestare il fianco agli attacchi al governo che può essere anche legittimo, ma noi andiamo avanti a lavorare”.
Dura la polemica dei sindacati. Il segretario generale della Flc-Cgil, Domenico Pantaleo, ha commentato aspramente questa linea di rotta del Governo: “Siamo di fronte al licenziamento di migliaia di precari, a 10.000 insegnanti dichiarati in soprannumero, a scuole elementari che non possono più garantire i tempi scuola richiesti dalle famiglie, a classi più affollate e più insicure, all'impossibilità di assicurare risposte adeguate d'integrazione per gli alunni disabili, a tagli di ore e di materie nelle secondarie superiori e al blocco dei salari per quattro anni per tutto i pubblici dipendenti. Ci sono scuole nelle quali mancano perfino i collaboratori scolastici per aprirle e chiuderle. Queste sono le cose concrete che stanno accadendo nella scuola italiana”. Una mobilitazione di massa è stata annunciata per l'8 settembre prossimo dall'Rdb-Usb Scuola.
Il ministro Gelmini esprime solidarietà nei confronti di quei precari che stanno protestando ma, almeno per il momento, non intende incontrarli, perché, dice si sono fatti strumentalizzare. È dal 16 agosto che alcuni professori sono in sciopero della fame. “La ministra Gelmini risponda positivamente alla richiesta d'incontro da parte di Giacomo Russo e Caterina Altamore, precari della scuola di Palermo che stanno attuando lo sciopero della fame a Montecitorio per rivendicare il diritto al lavoro” ha detto Pantaleo.
Per la Federconsumatori il Ministro continua a trascurare i gravi problemi della scuola italiana. “Troviamo del tutto fuori luogo la visione rosea del Ministro Gelmini sullo stato della scuola italiana. Andasse a chiedere ai genitori degli alunni, costretti a fare i conti con il puntuale sforamento dei tetti di spesa per i libri, con il taglio degli insegnanti di sostegno, con la dubbia sicurezza degli edifici, con la soppressione improvvisa delle classi, e via dicendo, cosa ne pensano della nostra scuola.” si legge in una nota.
Non tarda ad arrivare anche la risposta del Segretario del Pd. “C'è gente precaria nella scuola, che dopo dieci, dodici anni viene mandata a casa. Neanche i padroni delle ferriere fanno quello che stanno facendo Gelmini e Tremonti” ha dichiarato Bersani. Per Di Pietro la Gelmini parla solo con i precari della sua fazione politica. “Oggi il ministro della Pubblica distruzione, Maria Stella Gelmini, davanti alle telecamere del Tg della Rai, ha affermato che non parla con i precari della scuola che stanno protestando da giorni contro la sua riforma e che sono arrivati a fare lo sciopero della fame, perche' alcuni di essi appartengono all'Italia dei Valori. Insomma ha deciso che il precario ha diritto alla parola solo se fa parte della sua fazione politica, quindi al Pdl. E' un atteggiamento palesemente antidemocratico, tipico dei sistemi totalitari, dove il cittadino viene discriminato sulla base delle sue convinzioni politiche” si legge sul sito dell'Italia dei Valori.