dal Venerdì di Repubblica-Non credo nelle riforme scolastiche
Curzio MAltese NON CREDO NELLE RIFORME SCOLASTICHE dalla fine degli anni Settanta, quando frequentavo it liceo. Tanto meno ho avuto la pazienza di seguire l'opera e le intenzioni, moltissime, del min...
Curzio MAltese
NON CREDO NELLE RIFORME SCOLASTICHE dalla fine degli anni Settanta, quando frequentavo it liceo. Tanto meno ho avuto la pazienza di seguire l'opera e le intenzioni, moltissime, del ministro Letizia Moratti, uno dei vacui personaggi della nuova politica. Ho provato per la verità con il famoso Porta a porta sulla scuola, alla presenza del ministro e del presidente del Consiglio. Ma mi sono dovuto arrendere al cinquantesimo luogo comune, dopo appena un quarto d'ora. Anche se e sempre divertente ascoltare lo slogan delle "tre i" (Impresa, Internet, Inglese) da parte di un impresario che non ha mai navigato su Internet, dove avrebbe scoperto cose terribili su di se: non parla inglese e a volte dimentica l'italiano, che pure comincia per i. Sarebbe ingeneroso addossare lo sfascio della scuola all'ultimo governo, che si e limitato a tradurre in riforma una serie di pregiudizi alla moda. Come del resto avevano fatto i governi precedenti, in nome della santa modernizzazione. A questo punto forse i governi farebbero bene a liquidare gli esperti e affidarsi al buonsenso e all'esperienza personale di studenti, genitori e insegnanti. Da genitore, per esempio, mi domando perche la furia dei riformatori scolastici si accanisca sui pochi settori che ancora funzionano, come gli asili e le scuole elementari che sono (erano) fra i migliori del mondo. Basta osservare i bambini. A tre o quattro anni sembrano tutti geni, sono molto piu precoci di quanto fossimo noi, creativi, curiosissimi. Soprattutto negli asili pubblici, piu caotici ma piu liberi.
I GUAI COMINCIANO alle medie quando cala sulla testa dei ragazzi la tegola del programma ministeriale. Gli studenti smettono di essere considerati individui per diventare vasi vuoti nei quali il professore dovrebbe versare il sapere ufficiale. Superata la depressione delle scuole medie, lo studente infila il tunnel delle superiori. Qui, a parte i casini dell'adolescenza, scopre che la quality phi importante per andare avanti a