dal ROMA - Napoli-Scuola, è già guerra coi sindacati

dal ROMA del 18 agosto 2004

LA VERTENZA
Scontro sugli organici, proclamato lo stato di agitazione degli insegnanti contro il direttore regionale
Scuola, è già guerra coi sindacati
Interrotte le relazioni sindacali, non è previsto nessun aumento di personale, Buccino (Cgil): "Così andiamo verso un disastro annunciato a Napoli e in Campania"

MARCO GUERRIERO

NAPOLI. Personale della scuola in Campania in stato di agitazione nei confronti della direzione scolastica regionale. Una mobilitazione proclamata dalle segreterie regionali di categoria della scuola in Campania,Cgil, Cisl, Uil e Snals per frenare la politica scolastica messa in atto dalla dirigenza regionale. "Si tratta di un'iniziativa clamorosa ma necessaria dice Franco Buccino, segretario regionale della Flc Cgil-maturata al termine di un tormentato confronto sugli organici per l'anno scolastico 2004-2005. Un confronto che è durato oltre tre mesi e che si è trasformato per ben due volte in vertenza, prima sugli organici di diritto e poi su quello di fatto".
Oggetto dello scontro sarebbe appunto i tagli all'organico che avrebbero inciso in modo negativo sulla qualità dell'offerta scolastica: "Da parte del direttore regionale abbiamo registrato una maggiore attenzione nelle ristrutturazione del sistema scolastico campano ai parametri indicati nelle tabelle del Miur. Avrebbe dovuto, piuttosto, preoccuparsi degli effetti di una vera e propria destrutturazione dell'offerta scolastica pubblica nella nostra regione"
In realtà alla base dell'accusa, secondo il rappresentante della Cgil Scuola, ci sarebbe una poca attenzione da parte del direttore alle reali problematiche scolastiche, "Purtroppo dobbiamo constatare che l'attenzione si è concentrata solo sui grandi numeri, che alla fine non fanno che bocciare l'intero sistema scolastico campano. Abbiamo un organico giusto ma questo significa che non c'è spazio per un organico aggiuntivo in contesti territoriali nei quali ci sono ben pochi altri investimenti ed opportunità"
Una mobilitazione che è anche chiusura a qualunque possibilità di dialogo: "Questa logica conclude Buccino produrrà solo risultati catastrofici per la scuola pubblicaa Napolie in Campania. I sindacati non solo hanno chiamato alla mobilitazione il personale della scuola, ma hanno interrotto le relazioni sindacali perché questa Amministrazione non merita interlocutori collaborativi. Non abbiamo intenzione di essere responsabili di un disastro annunciato".