Da Pascoli all'ambiente la Maturità in 60 minuti (e 15 per la sanificazione)
Un'atmosfera surreale ieri ha accolto i ragazzi della maturità
La voce che trema e che si sente rimbombare lungo i corridoi della scuola, praticamente deserti. Un'atmosfera surreale ieri ha accolto i ragazzi della maturità. Oltre 500mila candidati all'esame di Stato che si svolge con un solo colloquio, in una scuola di fatto vuota. Oltre alle commissioni, infatti, ci sono solo i candidati. Ne entra uno ogni 75 minuti: 60 per l'orale e 15 per la pulizia dell'aula. Mancano all'appello tutto il resto: i compagni, gli amici, fratelli e sorelle o genitori che, di solito, assistono all'esame. Quest'anno può essere presente un solo accompagnatore.
IL COLLOQUIOIl maxi colloquio ha quindi preso forma ieri, per molti ragazzi infatti era ancora una figura sconosciuta: si parte con l'elaborato, che si basa su un argomento concordato con i docenti. Per procedere con l'analisi di un testo di italiano, una discussione interdisciplinare e così via con i temi di Cittadinanza e Costituzione e le esperienze dell'ex alternanza scuola lavoro. In quei 60 minuti quindi, ci deve essere tutto. Gli argomenti trattati sono legati al programma dell'ultimo anno delle superiori e ruotano attorno all'800 e all'inizio de 900.
Al liceo classico si parte da greco e latino e, ad esempio, al liceo Visconti di Roma il primo ragazzo a far l'orale, Lorenzo, ha portato la Fabula Milesia di Aristide di Mileto. Ma ogni scuola, quest'anno, ha una storia a sé. Anzi, ogni commissione ha i suoi materiali scelti per i ragazzi. Non c'è il tema unico né la prova nazionale. Sempre dai licei classici ci sono elaborati partiti dal poeta sacro di Platone o da un brano di Seneca, da tradurre e contestualizzare. C'è chi ha portato il tema del Caos e l'ordine nella letteratura e chi ha discusso argomenti come il rapporto tra gli intellettuali e il potere.
Allo scientifico è approdata la Forza di Lorentz, per dare il via al colloquio con un argomento di fisica e matematica, ma anche l'effetto fotoelettrico e la relatività ristretta. Al linguistico c'è chi parte dal The Victorian age e chi dalle opere di Charles Dickens. Il vecchio tototema, quello che impazzava sui social per indovinare e scommettere sui poeti e gli autori ritardatari nelle tracce dello scritto di italiano, si è spostato quest'anno sulla seconda fase del colloquio in cui è prevista per tutti l'analisi di un testo di letteratura. E qui sono tornati gli immancabili Pascoli, D'annunzio e Leopardi. Del poeta di Recanati si è parlato per le canzoni All'Italia e Sopra il monumento di Dante, gli anni delle ultime Operette Morali e il legame tra piacere e dispiacere. Pascoli si è reso protagonista nell'analisi del testo per il frammentismo e la sintassi, con la richiesta al candidato di portare degli esempi, mentre si è andati più sul piano teorico illustrando il percorso che porta da Virgilio a Myricae, per una studentessa che punta al 100/100. Sul poeta vate, invece, si è andati «alla ricerca della figura del padre di D'Annunzio nelle sue opere», oltre alla figura del poeta dal decandentismo al suo ruolo nella prima guerra mondiale. Il Guernica di Picasso come simbolo della strage ma anche il Pianto Antico di Carducci che, in teoria, non si studia all'ultimo anno.
Non solo storia e poesia, negli esami di maturità si parla anche dell'elettrocardiogramma e del suo funzionamento, dell'importanza e del ruolo dell'omega 3 e degli articoli della Costituzione, della libertà di espressione e del diritto allo studio: i ragazzi sono stati spesso coinvolti anche sui temi della pandemia e della quarantena. Il rispetto delle regole e della legalità ma anche il rispetto dell'ambiente, sulla scia dei movimenti giovanili contro l'inquinamento e il riscaldamento globale.
I PUNTIUna lunga prova orale, quindi, che ha toccato molti temi e che, in tutto, potrà assegnare ai candidati un massimo di 40 punti a cui si aggiungono i 60, massimo, che vengono dai crediti degli ultimi tre anni. Ma la maturità quest'anno è stata anche un banco di prova per settembre, con le sue misure di sicurezza e di distanziamento. Ieri la ministra all'istruzione, Lucia Azzolina, è stata ricevuta al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Le linee guida per riaprire le scuole a settembre dovrebbero essere pronte entro la settimana. «Si riparte il 14 settembre - ha detto Azzolina - ma per i recuperi puntiamo a riaprire le classi per il primo setttembre».
Lorena Loiacono