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da Fuoriregistro-Secondaria di primo grado, ovvero la scuola dei miracoli

Secondaria di primo grado, ovvero la scuola dei miracoli di Mario Menziani - 04-02-2004 Si rivolge direttamente ai ragazzi che stanno per lasciare le scuole elementari il ministro Letizia M...

04/02/2004
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Fuoriregistro

Secondaria di primo grado, ovvero la scuola dei miracoli
di Mario Menziani - 04-02-2004

Si rivolge direttamente ai ragazzi che stanno per lasciare le scuole elementari il ministro Letizia Moratti in un nuovo opuscolo divulgativo interamente dedicato alla nuova scuola media, o meglio alla "secondaria di primo grado": l'ultimo anello della catena dell'obbligo. Affidando loro il ruolo di protagonisti della propria crescita, li invita a leggere con cura questa guida per comprendere l'organizzazione della scuola e "per fare le scelte più utili per sviluppare fino in fondo le capacità e trasformarle in competenze personali". I ragazzi troveranno nella nuova scuola "un luogo amico, una comunità dove i loro sogni e i loro progetti potranno trovare ascolto e realizzazione".

Fin qui le parole del ministro. Ma non si tratta delle solite frasi vaghe, del solito modo un po' affettato ed enfatico con cui l'adulto, in genere, si rivolge all'infanzia. Con una fantasmagoria che ricalca le migliori vicende di Harry Potter, e dunque perfettamente in sintonia con i suoi lettori, il Ministro presenta una scuola che con meno fa di più, che dall'uno ricava il molteplice, che del tempo si fa beffe e lo cavalca e lo piega a proprio piacimento.

Che scuola sarà dunque questa "secondaria di primo grado"? Una scuola di 891 ore più 198. Una scuola cioè di 27 ore obbligatorie e 6 facoltative. Ecco il primo miracolo: là dove era il 30 (la scuola media prevedeva 30 ore settimanali per il cosiddetto tempo normale e 36-40 ore per il tempo prolungato) ora è il 27. Tre ore in meno di scuola è già un bel miracolo, ma non è tutto. Nel 27 non entrano solo le 10 dicipline della scuola media e l'insegnamento della religione (o dell'attività alternativa): la scuola secondaria di primo grado ne prevede 12 di discipline, due in più: una seconda lingua straniera e l'informatica. E questo è davvero un bellissimo miracolo.

Come sarà possibile tutto questo? Beh, certi segreti non è buona cosa svelarli, così l'opuscolo non ne fa cenno. Per saperne di più occorre andare ai testi destinati agli adulti, ai decreti e ai loro allegati. Così si impara che il miracolo è dovuto ai tagli dell'orario di quasi tutte le discipline, ad accorpamenti di insegnamenti, a future revisioni delle classi di concorso e dunque delle cattedre (in altre parole, di posti di lavoro). L'italiano passa da 7 ore a 6 ore e 29 minuti settimanali; la storia da 2 ore a 1 ora e 49 minuti; la geografia da 2 ore a 1 ora e 30 minuti; la matematica da 4 ore a 3 ore e 50 minuti; le scienze si uniscono alla tecnologia e da un totale di 5 ore passano a 3 ore e 34 minuti, nelle quali, presumibilmente, si affronterà anche l'informatica (presumibilmente in quanto, a questo proposito, non c'è nulla di definito nei documenti ufficiali). L'inglese da 3 ore passa a 1 ora e 38 minuti; arte, musica e scienze motorie dalle rispettive 2 ore settimanali passano a 1 ora e 49 minuti. All'altra lingua straniera sono assegnate 2 ore settimanali. Unica a restare invariata è l'ora di religione,
E di miracoli ce ne sarà bisogno eccome per far quadrare tutto questo. Le attribuzioni di ore alle sigole discipline (fatte su base annuale) se pedissequamente suddivise per le 33 settimane di lezione, come si vede, danno risultati inconciliabili. Le scuole, nella loro autonomia, dunque dovranno attrezzarsi per far quadrare il cerchio, cercando di far entrare nella stessa operazione anche le necessità che deriveranno dalle diverse scelte opzionali dei singoli alunni.
Si prefigura pertanto una situazione affatto diversa dalla consueta: con orari scolastici settimanali differenziati in entrata e in uscita per i diversi alunni, con evidenti conseguenze per il trasporto scolastico pubblico e privato, con il presumibile insorgere di nuove necessità per le famiglie.

Torniamo all'opuscolo ministeriale: a miracolo si aggiunge miracolo e così la nuova scuola partorisce una disciplina tutta nuova, una e molteplice, l'unica disciplina che c'è e che non c'è: la convivenza civile, ossia le sei educazioni: alla cittadinanza e allo sviluppo, stradale, ambientale, alla salute, alimentare e dell'affettività.
Come sia possibile far entrare anche questo po' po' di cose nelle 27 ore settimanali ce lo spiega la guida ed è un gioco semplicissimo in quanto: "tutte le discipline contengono l'educazione alla convivenza civile" e pertanto "un buon insegnamento dell'italiano, dell'inglese, della storia o della matematica ti fa crescere come persona, ti insegna a rispettare le regole, ti abitua al ragionamento, alla riflessione, alla chiarezza delle idee" e dunque "imparerai a essere responsabile dei tuoi comportamenti, delle tue scelte, dai comportamenti pubblici a quelli privati, da quelli igienici a quelli alimentari, da quelli improntati al rispetto dell'ambiente a quelli che coinvolgono le relazioni con i compagni e gli adulti". Davvero l'uovo di Colombo!

Ma naturalmente giacchè il 27 si è mostrato numero magico ed estremamente dilatabile ecco che nello stesso entreranno: attività di classe e di laboratorio a classi aperte organizzate per "livello, compito e interesse", nonché, novità delle novità, i "Larsa" ossia i "laboratori di approfondimento, recupero e sviluppo degli apprendimenti".

Tutor e port-folio saranno i due oggetti magici a disposizione del nostro studente per organizzarsi e orientarsi nella nuova scuola. Due oggetti che già dovrebbe conoscere in quanto presenti pure nella scuola primaria. E' forse per questo motivo che la guida non si sofferma più di tanto nel presentarli o perché li stessi risultano ancora piuttosto confusi e opinabili nel decreto applicativo e probabilmente contrastanti con la normativa contrattuale dei docenti?

Mario Menziani - Modena


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