cuolaOggi-UNIFORMARE, PER QUANTO POSSIBILE (!)"
UNIFORMARE, PER QUANTO POSSIBILE (!)" I direttori generali del Miur (Criscuoli, Capo, Cosentino ed altri che saranno sfuggiti alla mia attenzione) usano un linguaggio criptato e , quindi...
UNIFORMARE, PER QUANTO POSSIBILE (!)"
I direttori generali del Miur (Criscuoli, Capo, Cosentino ed altri che saranno sfuggiti alla mia attenzione) usano un linguaggio criptato e , quindi, incomprensibile senza il decoder- per dare una parvenza di legittimità alle tante imprese che in viale Trastevere vengono messe in opera a partire dal momento dell'insediamento del Ministro Moratti.
L'ultima trovata è del dott. Cosentino, che in una circolare datata 22 ottobre, cerca di definire (tentando anche lui, come ha fatto Buttiglione secondo F.Merlo su Repubblica, di far entrare l'infinito dentro il finito!) la sequenza delle operazioni per una corretta procedura di reclutamento del personale docente supplente.
Ricordate le mirabolanti promesse del Ministro sulla perfetta regolarità dell'inizio dell'anno scolastico 2004/05 ? Tutti i docenti sarebbero stati in cattedra sin dal primo giorno di lezione!
Per prima cosa, scopriamo che al 22 ottobre '04 sono ancora in via di pubblicazione le graduatorie di 1^ fascia valide per il corrente anno. Successivamente (forse come dono della Befana) saranno pubblicate le graduatorie di 2^ e poi quelle di 3^ fascia. Ci sono o ci fanno? Le graduatorie, tutte e di tutte le fasce, sarebbero dovute essere operative dal 1° settembre 2004.
Ma, il bello deve ancora venire.Il Cosentino, rendendosi conto della sfasatura tra validità giuridica delle future graduatorie (appunto: 1° settembre 2004) e data effettiva della loro operatività, cerca di risolvere il problema della sostituzione del supplente nominato dai dirigenti scolastici per far funzionare le scuole "in attesa dell'avente titolo". E qui, il nostro dà il meglio di sé: invita i dirigenti scolastici ad operazioni di rincorsa (e, magari, di sgambetti reciproci tra le varie istituzioni) sfrenata per assicurarsi il mitico avente titolo. E' consapevole che si tratta di una missione impossibile ed allora cerca, con un linguaggio antico e familiare a tutti i cerchiobottisti, di uniformare, ma senza farsi male: per quanto possibile, oplà!
Il dirigente scolastico dovrebbe, infatti, rincorrere l'agognato avente titolo prima nelle future graduatorie di 1^ fascia del proprio istituto. Dopo le prime 700 telefonate/telegrammi , si rivolgerà agli aspiranti degli istituti viciniori, sempre di 1^ fascia. Quando sarà arrivato a circa 1000 telefonate, potrà fermarsi per un giro e mantenere in servizio il precario non avente titolo (che, per come è denominato, sembra un peccatore!), ma solo fino a quando la befana ci regalerà le graduatorie di 2^ e 3^ fascia per ricominciare il gioco dell'oca.
Il nostro è dotato di forte buon senso e consente ai dirigenti di "valutare tuttavia l'opportunità" di non rincorrere l'avente titolo solo nel caso di brevi supplenze la cui scadenza sia imminente.
Solo in questo remotissimo caso i dirigenti avranno autonomia valutativa. Per il resto, invece, vengono persino resuscitati i CSA,ex Provveditorati, che con le procedure di reclutamento dei supplenti "non ci azzeccano" per niente dopo il 31 luglio. Anche i CSA avranno un momento di loro gloria, perché dovranno stabilire "un breve periodo" (!) entro il quale i dirigenti scolastici saranno abilitati a fare i salti mortali per il reclutamento.
In tutto questo bailamme, dato che una verniciatura di garantismo peloso non guasta mai, si stabiliscono altri due codicilli a favore dei supplenti "in carica".
Nel primo codicillo si stabilisce che il supplente in carica, in attesa dell'avente titolo, può abbandonare la supplenza in corso, per accettarne altra di qualsiasi tipologia, "anche temporanea" (testuale!) attribuita da un'altra scuola sulla base delle nuove graduatorie.
Nel secondo codicillo (non poteva mancare!) si effettua un condono anticipato a tutti i supplenti, che possono rinunciare a qualsiasi proposta di supplenza, di qualunque tipologia, senza alcuna conseguenza di carattere sanzionatorio.
Se un consiglio è possibile dare ai dirigenti scolastici, direi che è necessario fare largo uso della personale autonomia valutativa, allargandone i confini molto oltre i limiti stabiliti nella circolare. Purtroppo, nonostante le buone intenzioni, le procedure stabilite dal dott. Cosentino non preserveranno il dirigente da eventuali ricorsi degli "aventi" ed anche dei "non aventi"!
A pensar male, diceva l'on.Andreotti, si fa peccato, ma spesso ci si indovina. Credo che sia verosimile attribuire al dott. Cosentino la paternità integrale dell'intera circolare. Ma, forse, negli ultimi codicilli avrà avuto qualche "aiutino" non solo dai suoi collaboratori ministeriali, ma da qualche garantista un tanto al chilo di provenienza sindacalese.
Una domanda sorge spontanea: c'è qualcuno, in questo paese, a cui interessa la continuità didattica e il diritto degli alunni ad una prestazione qualificata nella scuola pubblica della Repubblica?
Federico Niccoli