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Cottarelli il tagliatutto”. Via 85 mila dipendenti pubblici. Cgil, Cisl, Uil lo bocciano

L’Italia ha meno dipendenti pubblici della media dei paesi Ocse ma il cuore della spending review è, manco a dirlo, una calata di mannaia sui pubblici dipendent

19/03/2014
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Dazebao.org

ROMA - L’Italia ha meno dipendenti pubblici della media dei paesi Ocse ma il cuore della spending review è, manco a dirlo, una calata di mannaia sui pubblici dipendenti. Viene infatti ritenuta troppo generosa la politica attuale di turn over, con una assunzione ogni 5 pensionamenti, tanto da doverla accelerare.

85mila gli esuberi,  le persone in meno da stipendiare entro i prossimi 3 anni. I sindacati sollevano le questioni dell’invecchiamento della popolazione dipendente del settore pubblico che porterà con se un abbassamento della produttività, oltre  progressivo svuotarsi di ruolo e funzioni di interi settori dello Stato. La Cgil definisce la proposta di Cottarelli “l'ennesimo attacco al sistema pubblico e del welfare”. La Cisl parla di una “ riedizione dei passati tagli lineari”, parla di dieci anni di blocco delle assunzioni e 6 anni di stop alla contrattazione” I dipendenti pubblici vengono indicati” come  un costo e non come una risorsa”. La Uil :” Basta con il pubblico impiego come bancomat del governo.” Rossana Dettori, segretario generale della Funzione pubblica Cgil nota una “ stranezza”; “ Da sindacalista- dice-“trovo strano non aver avuto un confronto su una operazione tanto delicata”.  Insomma una sonora bocciatura, anche sul piano del metodo.  Cerca di correre ai ripari la ministra Madia ma i numeri sono numeri.

Sono numeri forti quelli che Carlo Cottarelli, commissario straordinario alla spending review, sfodera di fronte alla commissione Bilancio al Senato, precisando che "si può fare di più rispetto ai 3 miliardi" citati in origine."Il massimo che possiamo risparmiare per il 2014 è di 7 miliardi di euro. Partendo dagli ultimi 8 mesi arriviamo fino a 5 miliardi. Ovviamente il tutto in aggiunta alla legge di stabilità". 

Forze dell’ordine e Difesa nel mirino del “ tagliatore”

Una parte di questi soldi sarebbero risparmiati evitando le sovrapposizioni tra le forze di Polizia, circa 2,4 miliardi di euro, secondo il commissario, "per alcune riforme, quelle che io chiamo sinergie per esempio delle forze dell'ordine, occorre partire subito in termine di definizione dei piani specifici anche se gli effetti si vedranno solo nel 2015” per Cottarelli “E' evidente che esistono problemi di sovrapposizione sui compiti e di coordinamento, come gli acquisti separati, che esistono margini di risparmi è abbastanza noto. Si sta parlando da parte delle autorità competenti di piani di miglior coordinamento, compreso l'acquisto di beni e servizi. E' un tema molto delicato: non si vuole ridurre il livello di sicurezza, è un'area in cui si parla di sinergie, spendendo di meno". Dalla difesa arriverebbero circa 2,6 miliardi e diventa ragionevole discutere del taglio dell’ordinativo dei famigerati caccia F 35. La ministra Pinotti si risente e dice che non si può colpire nel mucchio: Cottarelli sarebbe andato al di là delle sue proposte.

 il solito taglio alle pensioni “richiesto dall’Europa”

Un’altra parte del piano prevedrebbe l'eliminazione di enti di utilità dubbia come il Cnel o destinati a diventare del tutto inutili, in assenza di contratti per il pubblico impiego, come l’Aran. 

Solo risparmi derivanti da "efficientamento dei servizi” per quanto riguarda invece il sistema sanitario. Anche se la Lorenzin ha commentato i 3,1 miliardi di tagli con una frase raggelante “potrebbero essere molti di più” trascurando il dettaglio che è lei la titolare della Salute e lo era anche nello scorso esecutivo.Per quanto riguarda il tema delicato delle pensioni, i risparmi sono nell'ordine dell'1% della spesa totale e si sostanzierebbero innanzitutto nell’innalzamento a 42 anni di contributi per le donne, come è ora per i signori.

Gentile ( Cgil): l’ennesimo attacco al sistema  pubblico e al welfare.

La Cgil, parte lancia in resta sul dato relativo alla possibilità di 85mila nuovi esuberi nella Pubblica amministrazione, dichiara infatti il responsabile dei Settori pubblici della Cgil Michele Gentile. "Sarebbe molto interessante avere conoscenza delle fonti e dei 'ragionamenti' in base ai quali, secondo il commissario, vi sarebbero 85 mila esuberi tra i dipendenti pubblici, 'compensabili' con il blocco completo del turn over. Il tutto come se parlassimo di oggetti indistinti e non di professionalità e di competenze utili".”La Cgil si aspettava dalla spending review qualcosa "di meglio e di più, ovvero una maggiore lotta agli sprechi reali e non l'ennesimo attacco al sistema pubblico e del welfare"

Dettori ( Fp-Cgil). Si condanna la pubblica amministrazione all’invecchiamento

Altrettanto critica anche il segretario generale della Fp-Cgil, Rossana Dettori, che dichiara "Tanta attesa per le solite ricette. Con blocco del turn-over ed esuberi, la svolta buona non c'è. Si condanna la Pa all'invecchiamento".  "E' una profonda delusione-prosegue-quella che si prova scoprendo come le soluzioni salvifiche che si attendevano dal lavoro di Carlo Cottarelli siano in realtà l'ennesimo esercizio ragionieristico privo di visione. Nemmeno l'ombra di una piano strategico per la Pa. La soluzione è sempre la stessa: blocco del turn-over, questa volta totale, anche se avvolto in un alone di mistero sulla durata e l'estensione, ed esuberi, questa volta 85mila" in tre anni, "ma comunque in assenza di chiarezza sulla platea di riferimento.”


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