Corriere-Volontari per combattere l'abbandono scolastico
Appello di Dutto, Livia Pomodoro e Don Rigoldi: incontri settimanali con operatori preparati Volontari per combattere l'abbandono scolastico A Milano il 28 per cento dei ragazzi lascia ...
Appello di Dutto, Livia Pomodoro e Don Rigoldi: incontri settimanali con operatori preparati
Volontari per combattere l'abbandono scolastico
A Milano il 28 per cento dei ragazzi lascia gli studi "Un fenomeno da arginare"
A.A.A. Volontari per combattere l'abbandono scolastico cercansi. È con questo appello concreto, lanciato dall'Istituto di studi e iniziative sociali, che si è chiusa ieri all'Umanitaria di via Daverio la tavola rotonda dedicata al disagio giovanile: "Un fenomeno complesso e multiforme - è stato ribadito - per arginare il quale occorre l'intervento di tutte le forze sociali". L'abbandono scolastico, di quel problema, è al tempo stesso una delle cause e uno dei sintomi: perché se da una parte l'interruzione degli studi - come hanno ricordato il direttore regionale scolastico Giacomo Dutto e il presidente del Tribunale dei minori Livia Pomodoro - nasce da una serie oggettiva di difficoltà familiari, economiche e sociali, dall'altra non fa che contribuire a sua volta al perpetuarsi di tali difficoltà.
I dati nazionali ribaditi ieri la dicono già lunga: il 62 per cento degli italiani al di sopra dei 15 anni, tuttora, ha solo la licenza media contro il 17 per cento dei Paesi nordeuropei. Se poi qualcuno pensasse che il problema fosse concentrato soprattutto al Sud, si potrebbe forse ricordargli che in Lombardia ci sono almeno venti studenti su cento che dopo il primo anno di scuola superiore, in seguito a bocciatura o abbandono, non si iscrivono al secondo. A Milano, secondo una delle indagini più recenti, il 28 per cento dei giovani in età scolastica interrompe anzitempo il proprio corso di studi: quando va "bene" per trovarsi un lavoro anche se al ribasso, in altri casi per imboccare strade più compromettenti.
Il fatto che la famiglia, o la scuola stessa, non abbiamo spesso gli strumenti o le risorse per arginare questa fuga è appunto alla base dell'iniziativa rilanciata ieri dall'Isis: "Programma monitore - Un adulto per amico", così si chiama. In realtà in alcune zone di Milano, segnatamente a Ponte Lambro, l'idea funziona già da cinque anni: i volontari sono una quarantina e ciascuno di loro, previa accordi con genitori e insegnanti, si preoccupa di seguire un bambino o ragazzo in difficoltà con incontri settimanali, fino alla ripresa del suo iter scolastico.
Il punto è che la richiesta di un servizio simile è altissima: "E gli operatori - come precisa don Gino Rigoldi - non possono essere improvvisati". È per loro, per gli aspiranti volontari interessati, che l'Isis organizzerà corsi di formazione specifici e gratuiti. Per chi volesse dare la propria disponibilità, o semplicemente saperne di più, il numero è 02.5796.8341-38-73.