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Corriere/Venezia: Scuola, quasi 200 precari perdono il posto

Baseggio: lezioni solo di mattina, mancano i bidelli. Arrivano 70 prof per le classi numerose

07/09/2010
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Corriere della sera

MESTRE — Si sono seduti sulle gradinate, insieme ai colleghi, ma la chiamata per loro quest'anno non è arrivata: 187 nuovi buchi neri nell'organico veneziano, 187 nuovi precari a casa. «I 187 precari che hanno perso la supplenza annuale verranno probabilmente chiamati, nei prossimi giorni, direttamente dalle scuole per accontentarsi di supplenze più brevi— spiega Salvatore Mazza della Cgil— a rimetterci davvero il posto saranno così i più giovani, quelli che gli anni scorsi venivano chiamati direttamente dai presidi». Un taglio di teste a scalare, come ogni anno.
In provincia di Venezia l'anno scolastico 2010/2011 partirà infatti con 187 cattedre e 128 Ata in meno. I ragazzi, però, rispetto allo scorso anno, saranno 1.249 in più. «Nei 187 sono compresi anche i pensionamenti non sostituiti — spiega Stefano Michieletti del coordinamento precari — di fatto però 187 posti che l'anno scorso c'erano quest'anno spariranno». E proprio il numero insufficiente di docenti aveva tenuto con il fiato sospeso da fine luglio Carmela Palumbo, direttore dell'Ufficio scolastico regionale, dopo la richiesta al ministero di una settantina di nuove nomine per i docenti. «Quest'anno le classi che superavano il numero massimo di alunni consentito erano più del solito — spiega Carmela Palumbo — la maggior parte dei problemi si è verificato alle superiori, ma c'è stato qualche caso anche alle medie». Classi affollate insomma, anche sopra la media consentita, ma se la prima tranche (di cinquanta docenti chiamati a salvare la situazione) era ormai sicura da tempo, la seconda, richiesta al ministero poco prima della fine dello scorso mese (20 docenti) è rimasta fino a qualche giorno fa ancora in sospeso. «Fortunatamente abbiamo ottenuto anche le ultime venti — spiega Palumbo — Il nuovo contingente ci permetterà di risolvere quasi del tutto il problema delle classi sovrannumerarie. Stiamo verificando con gli uffici provinciali le segnalazioni ma non credo saranno più necessarie nuove nomine».

Tanta fatica dunque per far quadrare i conti tra docenti e alunni, e poi il bidello per aprire la scuola non c'è. Accadrà al Circolo Baseggio dove i genitori si son dati appuntamento giovedì sotto le finestre dell'Ufficio Scolastico Regionale per protestare. Nel circolo di Marghera, infatti, il dirigente scolastico Valdino Marangon dovrà cavarsela con tre bidelli in meno rispetto agli undici di un anno fa, costringendo i genitori di ben quattro plessi a perdere due rientri pomeridiani su tre. «Un collaboratore scolastico lavora sette ore ed entra a scuola alle ore 7.30. Se ne avrò solo uno per plesso, cosa farò dopo le 14.30? Su nove collaboratori - afferma Marangon - cinque hanno una certificazione o godono della Legge 104, casi che giustamente danno loro diritto a tre giorni di assenza al mese. Se ci aggiungiamo un'influenza o un imprevisto, dovrò tener chiuse le scuole». Un'evenienza che potrebbe colpire anche altri istituti: «E' la prima volta quest'anno - conferma anche Carlo Forte della Flc-Cgil - che durante le nominE non viene esaurita la graduatoria dei collaboratori scolastici». Proprio giovedì si terrà anche la terza giornata suppletiva di chiamata alle supplenze, vista la disponibilità di altri circa 70 posti di scuola primaria e di lingua. Annunciano intanto battaglia i precari, che si riuniranno giovedì alle 17 in via Sernaglia. Altre assemblee sono state indette il 13 settembre dalla Cgil e il 18 dalla Rete scuole.


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