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Corriere/Venezia: Dietrofront sui tagli: c’è il tempo pieno

I genitori: senza pomeriggio non iscriviamo i nostri figli. Palumbo,direttore regionale: compensare le cattedre

09/05/2010
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Corriere della sera

VENEZIA — Tagli alla scuola, dietrofront dell’Ufficio scolastico provinciale: dopo una settimana di appelli e polemiche di famiglie, dirigenti scolastici e assessori, Venezia ottiene il tempo pieno. Non dovunque, non per tutti, ma almeno in quelle scuole dove era stato accordato per l’anno in corso. E’ questa la svolta di ieri: «E’ arrivata l’autorizzazione: nel riconteggiare gli organici abbiamo ottenuto il tempo pieno per le 12 classi nelle quali era stato già avviato un anno fa» ha confermato il direttore dell’Ufficio scolastico provinciale Domenico Martino. «Tutto risolto, le classi verranno accordate — rassicura anche Carmela Palumbo, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale — abbiamo autorizzato le sezioni mancanti compensando le cattedre ». Non ci sarà tuttavia nessuna perdita di cattedre negli altri ordini assicura la dirigente, la suddivisione dei tagli nelle province era indicativa, andrà fatta una verifica sul numero effettivo degli alunni e se sarà necessario ci saranno ulteriori compensazioni.

La decisione arriva dopo una settimana di intense proteste. Uno per tutti il disperato appello del Comitato genitori del Primo circolo di Spinea, dove una ventina di famiglie avevano visto sfumare l’unica possibilità di copertura scolastica pomeridiana. «Una situazione di completa confusione e preoccupazione delle famiglie che non sanno come gestire i propri tempi di vita e soprattutto come dare un tempo di qualità ai propri figli», aveva protestato ufficialmente la presidente del Comitato genitori Manola Scarpa. E la protesta aveva coinvolto anche la direzione didattica Leonardo Da Vinci in cui il Consiglio di circolo si era rivolto direttamente all’Ufficio scolastico regionale, per la mancata assegnazione delle due nuove classi prime a tempo pieno: «Se le classi non verranno assegnate le altre si gonfieranno fino al limite massimo, con la conseguenza di un abbassamento notevole del livello dell’insegnamento e con un’eventuale dispersione nel territorio dell’utenza». La dispersione e la minaccia del ritiro delle iscrizioni aveva raggiunto anche la direzione didattica Grimani di Marghera: «Nella nostra scuola sono arrivate praticamente solo richieste di tempo pieno, su 137 iscritti solo 7 sono a tempo normale— aveva segnalato Roberto Bareton, il dirigente—abbiamo ottenuto una sezione in meno di quelle richieste (cinque su sei, ndr), a questo punto il rischio è quello di perdere 24-25 iscritti.

I genitori che chiedono il tempo pieno hanno precise ragioni per farlo, molti di loro non accetterebbero un tempo normale». Soddisfatto l’assessore comunale all’Istruzione Andrea Ferrazzi che negli ultimi due giorni ha avuto una serie di incontri con i dirigenti scolastici e con la dirigente regionale. «La dottoressa Palumbo ha dimostrato molta apertura — dice — . Ancora non abbiamo ricevuto conferme ufficiali, ma la situazione pare risolta positivamente».

Mariapaola Scaramuzza Alice D'Este


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