Corriere: Università, Pdl battuto sul rientro dei cervelli
Ministro contestato al consiglio degli studenti
ROMA — Strada in salita per il decreto Gelmini sull'università, già approvato dal Senato, in attesa del vaglio della Camera. Sul dl 180 (disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario) la maggioranza è andata sotto nella commissione Esteri di Montecitorio. Pd e Idv, a causa delle numerose assenze, hanno battuto Pdl e Lega: 5 contro, 4 a favore. Incidente di percorso o segnale di difficoltà all'interno della stessa maggioranza?
Pd e Idv hanno contestato non solo i tagli, ma anche i meccanismi dei concorsi e le modalità per il rientro di cervelli dall'estero. «I concorsi con i sorteggi dei commissari rischiano di favorire i grandi atenei e il loro strapotere: hanno numericamente più professori — spiega Paolo Corsini, Pd — e per il rientro dei cervelli abbiamo contestato la formulazione, pur condividendo ovviamente il fine, perché la norma otterrebbe esattamente l'obiettivo opposto, cioè l'allontanamento delle eccellenze dai nostri atenei ». E sempre sul decreto 180 il ministro Gelmini è stato contestato nel corso della riunione del Consiglio nazionale degli studenti universitari (Cnsu) nella quale ha esposto le linee guida del governo per l'università. La componente di sinistra (Udu) ha chiesto il ritiro del provvedimento. «Abbiamo contestato — ha detto Giorgio Paterna (Udu) — l'idea malsana per cui il diritto allo studio viene concepito da questo governo come un debito da contrarre piuttosto che un diritto da garantire sancito dalla Costituzione ». Finché, ha aggiunto il rappresentante del Cnsu, «gli argomenti di cui si vorrà discutere sono fondazioni private, abolizione del valore legale del titolo di studio e prestiti d'onore continueremo a contestare tanto nelle piazze quanto negli organi istituzionali ».
Il ministro ha chiesto agli studenti di «non rimanere bloccati su posizioni ideologiche ». «È indifendibile — ha dichiarato — un sistema universitario che non dia risultati soddisfacenti. Bisogna avere il coraggio di proporre e sperimentare nuovi modelli ». Giudizio positivo da parte del presidente del Consiglio nazionale degli studenti universitari, Diego Celli.
G. Ben