Corriere- Un obbligo in più: quello di stare al passo con i tempi
LA PROPOSTA Un obbligo in più: quello di stare al passo con i tempi La scuola dell'obbligo dovrebbe avere un obbligo in più: l'obbligo di stare al passo con i tempi. Dovrebbe, la ...
LA PROPOSTA
Un obbligo in più: quello di stare al passo con i tempi
La scuola dell'obbligo dovrebbe avere un obbligo in più: l'obbligo di stare al passo con i tempi. Dovrebbe, la scuola elementare e quella media, pubblica e privata, spalancare la finestra sul mondo. Quello dei giorni nostri. I bambini e i ragazzini di oggi hanno a disposizione tutti gli strumenti della comunicazione multimediale e interattiva. Hanno a disposizione la televisione. Vivono nel mondo delle immagini e dell'informazione. A casa però. A scuola, in tantissime scuole, fanno i conti con la vecchia lavagna, i gessetti colorati, i cartelloni, la cartina geografica appesa, appena un po' storta, con le puntine. In ogni aula, invece, ci dovrebbero essere i computer con l'accesso alla rete. In ogni classe ci sarebbe così una enorme e modernissima biblioteca da consultare. In ogni classe i maestri e i professori potrebbero insegnare la storia, la geografia, le scienze, le lettere con l'aiuto di un video. I bambini e i ragazzini di oggi sono nati con la televisione accesa, ma non è sempre detto che la televisione sia il mostro colpevole di ogni nefandezza culturale. Uno schermo in aula per conoscere le abitudini dei leoni, le battaglie di Garibaldi, il primo uomo che mise piede sulla Luna, il clima della pianura Padana. I bambini e i ragazzini di oggi si trovano il mondo in casa, quello che vedono da scuola tante volte sembra più lontano, più vecchio e più noioso. La scuola dell'obbligo dovrebbe avere un obbligo in più: cambiare marcia. Aiuterebbe a fare amare la scuola. Niente di nuovo in tutto questo. "Ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendolo". Lo diceva Aristotele. Un po' di tempo fa.