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Corriere-Troppi genitori fingono di non vedere i problemi

Troppi genitori fingono di non vedere i problemi" I ragazzi del liceo Parini come quelli del Beccaria. Parallelo azzardato? Non secondo don Gino Rigoldi, cappellano del carcere minorile Beccaria....

07/06/2002
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Corriere della sera

Troppi genitori fingono di non vedere i problemi"

I ragazzi del liceo Parini come quelli del Beccaria. Parallelo azzardato? Non secondo don Gino Rigoldi, cappellano del carcere minorile Beccaria. "Spesso gli atti di violenza che portano un adolescente in carcere servono a manifestare un disagio. Ricordo un giovane, ottima famiglia, figlio un avvocato. Mi disse: "Adesso che sono qui finalmente la mia famiglia si occuperà di me"". I ragazzi del Parini si limitano a denunciare il loro disagio rispondendo a qualche domanda. La violenza è ben altra cosa...
"Sì, certo. Ma resta il fatto che questi ragazzi così perfetti sono degli sconosciuti per le loro famiglie. I genitori vogliono soltanto che tutto scorra in maniera apparentemente normale. Ma non conoscono i loro figli. Dietro a un buon curriculum scolastico può esserci di tutto. Anche la droga o una vita sessuale disordinata. I genitori spesso preferiscono non sapere. Si limitano al ruolo di sorveglianti modestamente aggressivi, pronti a far finta di non vedere nulla pur di evitare il conflitto".
Così si arriva alle solite conclusioni: colpa dei genitori, della mancanza di valori, della superficialità di questa generazione di giovani...
"Calma, questi ragazzi non sono superficiali. Hanno bisogno di sentirsi vivi, di capire quanto valgono, di rendersi conto che hanno qualcosa da dare. Pensi che nelle scuole superiori di Milano abbiamo avviato un progetto di volontariato: quest'anno 200 studenti offriranno il loro lavoro in alcuni istituti per minori della Romania. Bene, ho fatto poca pubblicità all'iniziativa per non dover deludere qualche giovane volontario. Il fatto è che questa generazione ha sete di sogni, di ideali".
Li trovano nella scuola?
"Lo psicologo in classe va benissimo, ma non basta. La capacità di instaurare una relazione vera con i ragazzi manca alla maggior parte del corpo docente. Il professore deve insegnare, ma deve anche saper parlare con gli alunni".
Genitori e insegnanti non escono bene da questo quadro. E la Chiesa? Chi meglio della religione può parlare di etica, di valori, di utopia ...
"La Chiesa "istituzionale" ha perso da tempo la capacità di comunicare con i giovani. In gran parte, le parrocchie non sono luoghi giusti per coltivare sogni e di idealità. Eppure, il Vangelo è una bomba di idealità. Forse abbiamo dato molto spazio alla ritualità, trascurando i messaggi di fraternità e giustizia".
Ri. Que.


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