FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3871747
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Corriere: Taglio di 1600 euro in media nel triennio

Corriere: Taglio di 1600 euro in media nel triennio

L’esercito di 3,5 milioni di dipendenti del pubblico impiego è quello più colpito dalla manovra da 24,9 miliardi approvata ieri dal governo

27/05/2010
Decrease text size Increase text size
Corriere della sera

Blocco della retribuzione per tre anni, tagli del 5-10% agli stipendi di 90-130 mila euro, liquidazioni calcolate come per i lavoratori del privato e pagate in tempi più lunghi, blocco del turn over e, per le donne, una strada più veloce (un anno in più ogni 18 mesi anziché 24) verso l’uguaglianza con gli uomini dell’età pensionabile (65 anni). L’esercito di 3,5 milioni di dipendenti del pubblico impiego è quello più colpito dalla manovra da 24,9 miliardi approvata ieri dal governo. È stato lo stesso premier Silvio Berlusconi a spiegare che la decisione è stata presa in quanto negli ultimi dieci anni le retribuzioni dei dipendenti pubblici sono cresciute molto più di quelle dei lavoratori privati, senza avere rischi di licenziamento o di cassa integrazione. Ma quanto incidono esattamente le misure adottate da Palazzo Chigi sulla busta paga dello statale? Secondo la Corte dei Conti, nel suo ultimo rapporto, il rinnovo dei contratti pubblici vale nel triennio 5,3 miliardi di euro che, rapportato ai circa 160 miliardi del costo complessivo, corrisponde a una rinuncia del 3% della retribuzione. Poiché l’inflazione prevista nel triennio è del 4,5% (1,5% all’anno) questa è la percentuale che lo statale perderà in busta paga. Visto che la retribuzione lorda media annua del dipendente pubblico è di 33.396, il taglio corrisponde a circa 1.600 euro lordi nel triennio. L’allungamento da 90 giorni a 180 per l’erogazione della liquidazione, secondo un calcolo fatto dalla CGIL, dovrebbe pesare circa 280 euro per ognuno dei centomila statali che ogni anno lasciano l’impiego immaginando un assegno medio di 60-65 mila euro. Il nuovo calcolo della buonuscita— equiparato al privato— avvantaggerà di circa il 15-20% le fasce basse mentre penalizzerà chi ha avuto forti scatti di carriera negli ultimi anni. Un altro risparmio di circa 2,5 miliardi di euro a regime (cioè dal 2016 anziché dal 2018) arriva dalla stretta sull’equiparazione dell’età di pensione delle donne a quella degli uomini.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL