Corriere: Tagli alla scuola, aumenti dal 2009
Dal pubblico impiego, secondo quanto emerge dal prospetto degli interventi del decreto legge, dovranno arrivare da qui al 2011 risparmi per quasi 10 miliardi di euro
La manovra Previste 150 mila uscite. Il governo mette la fiducia sul decreto fiscale. L'Mpa non vota
Contratto statali, 3,8 miliardi. Sale la pressione tributaria: oltre il 43% del pil
Spunta una tassa patrimoniale dell'1% sui fondi chiusi immobiliari di famiglia
ROMA — I soldi per il rinnovo dei contratti pubblici ci sono, ammontano a 3,8 miliardi di euro, ma a partire dal 2009. Anche se, per il momento, si tratta di fondi solo "virtuali". Ieri alla Camera, dove il governo ha messo la fiducia sul decreto per gli sgravi Ici, è arrivato il testo del Documento di Programmazione Economica, ma non quelli del decreto e dei due disegni di legge sui quali è articolata la manovra triennale di finanza pubblica approvata sette giorni fa dal governo. Dalle bozze in circolazione arriva la conferma che gran parte del peso della manovra graverà sul comparto del pubblico impiego, ed in particolare sulla scuola, ma anche qualche novità assoluta, come la tassa patrimoniale dell' 1% sui fondi immobiliari chiusi "familiari". Intanto ieri sera i parlamentari dell'Mpa hanno fatto sapere che non voteranno la fiducia a causa del taglio alle spese per alcune infrastrutture del Mezzogiorno, deciso per recuperare il minor gettito Ici.
Dal pubblico impiego, secondo quanto emerge dal prospetto degli interventi del decreto legge, dovranno arrivare da qui al 2011 risparmi per quasi 10 miliardi di euro. Per la scuola si avvicina un vero e proprio terremoto. Nei prossimi tre anni, infatti, la manovra prevede la riduzione dell'organico di 100 mila docenti e 43 mila dipendenti ausiliari. Insieme alla razionalizzazione delle classi, la ridefinizione dei piani di studio, la riorganizzazione delle elementari (potrebbe tornare anche il maestro unico) e la revisione dei criteri per la determinazione dell'organico, le misure sul personale porteranno a risparmi di spesa di ben 7,8 miliardi di euro nell'intero triennio 2009-2011. Senza contare il taglio di 500 milioni al fondo ordinario delle Università.
I sindacati della scuola, per niente rassicurati dal fatto che il 30% degli 8 miliardi risparmiati dovranno essere utilizzati per «la valorizzazione e lo sviluppo professionale della carriera del personale della scuola», sono pronti alla mobilitazione e ieri hanno scritto una lettera al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, denunciando un «attacco mortale » al settore.
Le altre novità riguardano la patrimoniale sui fondi immobiliari chiusi detenuti da meno di 10 partecipanti dove le quote appartengano a persone legate da rapporti di parentela, sui cui proventi, per giunta, la ritenuta operata dalla società di gestione salirà dal 12,5 al 20%. Nel decreto legge, o meglio nella bozza, viene poi dettagliato il piano delle misure contro l'evasione fiscale. Dall'accertamento arriveranno 400 milioni nel 2009 e 700 nel 2010, dal concordato con adesione 830 milioni nel triennio. Alla voce «sviluppo delle attività di controllo» figurano, poi, addirittura 4 miliardi di maggiori entrate nel 2011. La pressione fiscale passerà dal 43% del Pil nel 2008 e 2009 al 43,2% nel 2010 e al 43,1% nel 2011.