Corriere-Superiori, la data non c'è ancora
SECONDO CICLO Superiori, la data non c'è ancora A UN ANNO dall'inizio della sperimentazione nelle primarie e a pochi mesi dall'inaugurazione della riforma nella secondaria di primo grado, ...
SECONDO CICLO
Superiori, la data non c'è ancora
A UN ANNO dall'inizio della sperimentazione nelle primarie e a pochi mesi dall'inaugurazione della riforma nella secondaria di primo grado, il futuro della secondaria di secondo grado (il secondo ciclo dell'istruzione) rimane un'incognita. Di certo c'è la proposta del "doppio binario", istruzione tecnica e professionale da un lato, licei (8 indirizzi in totale, dall'arte all'economia, dalle letterature alle scienze, per finire con i saperi tecnologici) dall'altro. Una "canalizzazione precoce" che non piace a sindacati e associazioni studentesche, nonostante le garanzie del ministro Moratti sulla possibilità di transitare da un sistema all'altro senza sbarramenti. "Ma in realtà sul secondo ciclo - è il commento di Enrico Panini - non si sa ancora niente di preciso. L'impressione è che su questo tema si sia aperto uno scontro, che vede schierati da un lato il ministero, dall'altro Confindustria e anche una parte dei partiti di maggioranza, a quanto ci risulta soprattutto An e Udc. Il contrasto riguarda principalmente il passaggio di competenza alle regioni sulla gestione degli istituti tecnici, un "trasloco" contro il quale si sono schierate anche Cgil, Cisl e Uil. A parte questa polemica, sulla riforma del secondo ciclo il ministero finora ha prodotto solo due provvedimenti marginali: quello sull'alternanza scuola-lavoro, con la formazione professionale e l'apprendistato inseriti in maniera organica nel percorso dello studente, e quello sul diritto-dovere allo studio. Il resto ad oggi è tutto fermo: ci sono gruppi di lavoro di cui non è nota la composizione, e pare che si ipotizzi una riduzione a 30-32 ore settimanali contro le attuali 35-40. Ma su questa parte della riforma le informazioni sono ancora davvero troppo poche per poterne discutere con cognizione di causa".
Anche Silvio Criscuoli non si sbilancia sull'argomento: l'unico punto fermo, finora, è appunto che "già da un paio d'anni il ministero ha costituito dei gruppi di lavoro e di riflessione sulla riforme nel secondo ciclo e sulle otto tipologie liceali. Ma si tratta solo di prime riflessioni, che non credo neanche siano state ancora riferite in maniera organica al ministro Moratti. Qualsiasi considerazione sui tempi e sulle modalità di attuazione, per non parlare di eventuali fondi e bilanci, sarebbe davvero prematura".