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Corriere-Storace "arruola" Mazzini per la campagna elettorale

In un volume destinato alle scuole l'eroe del Risorgimento è ricordato come "anticomunista" Storace "arruola" Mazzini per la campagna elettorale Alessio d'Amato e Giulia Rodano: "Ridic...

26/02/2005
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Corriere della sera

In un volume destinato alle scuole l'eroe del Risorgimento è ricordato come "anticomunista"

Storace "arruola" Mazzini per la campagna elettorale

Alessio d'Amato e Giulia Rodano: "Ridicolo. La rivoluzione russa è del 1917, lui è morto nel 1872"

Anche Mazzini è stato arruolato - suo malgrado - nella rovente campagna elettorale per la Regione Lazio. L'occasione è il bicentenario della nascita dell'eroe del Risorgimento: il presidente Francesco Storace ne parla diffusamente ricordandolo coma patriota ma soprattutto come "anticomunista" in un volume destinato agli studenti delle scuole superiori del Lazio. Una ricostruzione storica, quella di Storace, che non è piaciuta affatto all'opposizione che ha accusato il presidente di essere "come tutti gli uomini politici di destra che quando hanno paura di perdere le elezioni agitano lo spettro del comunismo".
Nella prefazione all'opuscolo a fumetti "Mazzini e il Risorgimento" - curato dell'Ufficio Comunicazione della giunta regionale - Storace accosta nella Giornata celebrativa dei valori nazionali istituita dalla Regione Lazio, il ricordo della promulgazione della Repubblica Romana del 1849 (9 febbraio) e quello delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata dalla Venezia - Giulia, Istria e Dalmazia "per sottrarsi al genocidio di Tito e all' oppressione comunista". Secondo Storace anche a tal proposito Giuseppe Mazzini nei "Pensieri sulla democrazia in Europa" del 1847, "persino un po prima che uscisse il Manifesto dei comunisti anticipò tutti ammonendo: 'Tirannide. Essa vive nelle radici del comunismo...l'uomo, nell'ordinamento dei comunisti, diventa una cifra...'". "Intuizione profetica - commenta Storace - che ebbe esodo e foibe tra le conferme, su cui la Storia è chiamata a riflettere. E a inchinarsi".
Per il capogruppo regionale dei comunisti italiani Alessio D'Amato, Storace strumentalizza uno dei padri della Patria. "L'accostamento tra Mazzini e l'Unione sovietica è ridicola -ragiona D'Amato- La rivoluzione è del 1917, Mazzini è morto nel 1872. Quella di Storace e amici è un'operazione ignobile, fatta con soldi pubblici, senza alcun coordinamento scientifico. Ricordo che sulla lapide di Porta S. Paolo la Resistenza al nazifascismo è ricordata come il Secondo Risorgimento italiano".
"Perfino Mazzini viene reclutato da Storace per fare campagna elettorale", replica il consigliere regionale dei Ds Giulia Rodano. "Storace piega la storia ad un uso di parte a scopi politici e persino meschinamente elettorali come al solito a spese dei cittadini e ricorrendo ad un mirabolante accostamento tra la figura di Mazzini e il dramma delle foibe -aggiunge Rodano- È lo stesso Storace che un paio di anni fa aveva attaccato i libri di storia ed i loro autori accusandoli di parzialità e faziosità politica. È questa l'obiettività di Storace".


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